Sindacati a Milano, oltre mille mantovani in piazza. “In Italia primato europeo della precarietà”

MILANO – Erano in 1050 i mantovani che questa mattina hanno partecipato a Milano alla manifestazione unitaria dei sindacati Cgil, Cisl e Uil che, secondo gli organizzatori, ha visto la partecipazione complessiva di oltre 40mila persone. Un numero nettamente superiore rispetto alla manifestazione che si è tenuta sabato scorso a Bologna. In questa occasione, sottolineano gli organizzatori, i partecipanti sono arrivati da tutto il Nord Italia.

Cgil Mantova, Soffiati: “Le misure del governo sono prive di prospettiva”

In poco meno di 600 i partecipanti della Cgil di Mantova come dichiara il segretario generale Daniele Soffiati (vedi video) che spiega: “Siamo qui per dire che le misure di questo governo in materia di lavoro, fisco, previdenza, sono sbagliate e assolutamente prive di prospettiva. Precarizzare ulteriormente il mondo del lavoro condurrà l’Italia a un più veloce declino, servono idee e prospettive che leghino l’università e la ricerca all’industria del futuro, serve un’idea dello sviluppo industriale legata all’innovazione tecnologica, alla transizione energetica, all’innovazione digitale…..”

Cgil, Landini: “Un giovane che rifiuta di lavorare, sottopagato a 1000 euro, fa bene”

“Io credo che un giovane che rifiuta di lavorare, sottopagato a 1000 euro, fa bene” ha rilanciato il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, parlando ai giornalisti alla partenza del corteo di apertura della manifestazione unitaria dei sindacati. “Un giovane – dice Landini- non può accettare quelle condizioni. E’ ora di smetterla con quest’idea che bisogna accettare qualsiasi tipo di lavoro. Il lavoro deve essere una condizione che permette a chi lo fa di vivere dignitosamente e non di essere sfruttato, non di dovere ringraziare perché ti fanno lavorare. Basta, questa cultura qui l’abbiamo già pagata”. E, osserva, “noi non stiamo semplicemente dicendo che è questo governo ad aver sbagliato, ma che hanno sbagliato tutti governi che hanno precarizzato in questo modo il nostro Paese. Ma siccome loro dicono che sono quelli nuovi, cambino le cose sbagliate e ne discutano con il sindacato”.
“Proprio ieri si è parlato di denatalità, ma una delle ragioni vere della denatalità è proprio il fatto che non c’è lavoro per le donne e che c’è una precarietà che dà incertezza nel futuro delle persone” sottolinea Landini. Da questo punto di vista, spiega Landini, “il livello di precarietà che c’è in Italia non c’è in nessun altro Paese europeo”.

Cisl Asse del Po, Perboni:”Rilanciare una vera politica dei redditi, adeguare salari e pensioni al costo della vita” 

Erano in 200 i partecipanti mantovani della Cisl Asse del Po che questa mattina hanno preso parte alla manifestazione a Milano. “Il Governo e il Parlamento devono comprendere, che questa difficile e complessa fase, non sapranno affrontarla senza il pieno coinvolgimento del mondo del lavoro, a partire dall’occupazione giovanile e dalla tutela dei salari e delle pensioni, erosi pesantemente dall’inflazione – dichiara il segretario generale della Cisl Asse del Po Dino Perboni – Occorre affrontarle insieme, con investimenti per l’occupazione di qualità e rilanciare una vera politica dei redditi, adeguare salari e pensioni al costo della vita. Bisogna rinnovare con risorse adeguate tutti i contratti scaduti e dobbiamo fermare l’enorme speculazione che si continua a registrare sui prezzi dei beni di prima necessità e sulle tariffe”.
“Vogliamo un sistema fiscale realmente redistributivo che salvaguardi e non smantelli, come emerge dalla delega fiscale, il principio di progressività così bene sancito dai “padri” Costituenti. Si faccia emergere il lavoro nero e sommerso, si assuma come priorità la sicurezza e la tutela della salute che sono la condizione essenziale in una società civile e sviluppata. Non si può morire di lavoro. Dobbiamo fermare questa carneficina, questo bollettino di guerra che ogni giorno porta tragedie e lutti nelle famiglie italiane. Basta appalti al ribasso e assoluto rispetto di tutte le norme sulla sicurezza. È una grande battaglia di civiltà. È necessario accelerare l’attuazione del Pnrr con una governance realmente partecipata che assicuri assunzioni stabili di giovani e donne, trasparenza e legalità. Giudichiamo profondamente sbagliato continuare a tagliare i fondi alla sanità pubblica, dove invece occorre subito colmare i vuoti di organico e stabilizzare i tanti lavoratori precari. Basta con questo ritornello che non ci sono le risorse. Si colpisca davvero l’evasione, quasi cento miliardi all’anno, e si tassino gli extra profitti delle grandi multinazionali della logistica e del commercio on line. Si chieda un contributo di solidarietà a tutti quei soggetti che hanno fatto profitti d’oro in questi anni. Sulle pensioni, dobbiamo cambiare la legge Fornero e trovare insieme una soluzione per ripristinare opzione donna e restituire al sistema principi di flessibilità, sostenibilità, inclusione, assumendo come priorità una pensione di garanzia per i giovani e l’uscita a partire da 62 anni o con 41 anni di contributi. E dobbiamo fare di più anche per milioni di pensionati italiani, garantendo la rivalutazione del loro assegno, dopo tanti sacrifici e contributi versati, assicurando il giusto sostegno ai non autosufficienti…..” sottolinea Perboni

Uil Cremona-Mantova, Caperelli: “Manifestazione importante per far capire a lavoratori e pensionati che non sono soli”

In 275 i mantovani della Uil Cremona e Mantova arrivati a Milano guidati dal coordinatore Fabio Caparelli che ha ribadito come la mobilitazione sia stata importante per tornare a dare fiducia ai lavoratori, per dire a loro, ai pensionati ma anche a chi un laboro non ce l’ha e lo cerca con ogni forza che non sono soli”:
Durissimo nei confronti del governo il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri che ha dichiarato: Ci avete tolto il pane; per le piazze di questo Paese continueremo a darvi fastidio e continueremo a ricordarvi che in questo Paese non va tutto bene” ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, intervenendo dal palco della manifestazione unitaria in corso a Milano. “Noi non ci fermeremo. E non cercate di intimorirci o di fermarci perché non parlate mai di noi in tv. I lavoratori e le lavoratrici continuano a mandare un grido d’allarme e noi lotteremo fino alla fine”.
“Cara ministra, oggi è morto un cavatore; abbiate la compiacenza di tacere quando parlate di sicurezza e di precariato” dice Bombardieri”.
Il riferimento è all’incidente sul lavoro avvenuto stamattina in provincia di Lucca, dove un operaio di 55 anni ha perso la vita dopo essere rimasto schiacciato da una latta di marmo in una cava.