Mantova dice addio a Enrico Bianchi, maestro del commercio e signore d’altri tempi

MANTOVA – Un uomo d’altri tempi, un gran signore, la gentilezza fatta persona. Così viene descritto Enrico Bianchi nel tanti messaggi di cordoglio che hanno riempito le pagine dei social non appena si è diffusa la notizia della sua scomparsa avvenuta ieri pomeriggio.
E effettivamente Bianchi, 81 anni, si era sempre contraddistinto nelle sue attività per il suo stile, la sua correttezza. Caratteristiche che gli avevano fatto guadagnare l’apprezzamento e la stima di molte persone.
Originario di Bagnolo San Vito, dal 1964 al 1973 aveva gestito a Borgoforte l’albergo bar ristorante Ancora d’Oro, allora gettonata meta di cantanti, artisti e sportivi, tra cui i giocatori del Mantova di quelle stagioni gloriose.
Una volta lasciato l’esercizio di Borgoforte, ha intrapreso l’attività di agente immobiliare che ha svolto con passione fino a poche settimane fa quando le sue condizioni di salute si sono aggravate.
Rispettato e benvoluto da tutti anche come agente, nel 2019 gli era stato conferito il premio dei Maestri del Commercio.
La generosità e l’altruismo contraddistinguevano poi Enrico Bianchi: trasferitosi a San Giorgio dove tutt’ora viveva, era stato tra coloro che si erano prodigati per la costruzione della chiesa. E, con lo scoppio della guerra in Jugoslavia a inizio anni ’90 aveva organizzato una raccolta di aiuti e poi, nonostante il pericolo, si era messo lui stesso al volante di un camion per portarli a destinazione.
Enrico lascia la moglie Lina e le figlie Monica e Patrizia. La camera ardente è stata allestita presso le camere mortuarie dell’ospedale Carlo Poma. I funerali si svolgeranno venerdì alle ore 15,30 presso la chiesa parrocchiale di San Giorgio, quindi il feretro proseguirà per il cimitero di Frassino.

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