MANTOVA – “Monsignor Roberto Brunelli è tornato al Padre”. Con queste parole la Diocesi di Mantova ha annunciato la scomparsa oggi alle 13,30 all’ospedale Carlo Poma di monsignor Roberto Brunelli che si è arreso a una male contro cui combatteva da anni.
Brunelli era direttore del Museo Diocesano nonchè affermato critico d’arte, scrittore e punto di riferimento prezioso per tutto il mondo della cultura mantovana e non solo.
Era anche giornalista, dal 1971 al 1975 è stato direttore del settimanale dei cattolici mantovani La Cittadella, più tardi ha diretto invece Radio Laghi in Blu, che è stata a lungo l’emittente radiofonica della Diocesi di Mantova.
Negli anni ’80 ha collaborato con Mondadori come curatore e traduttore di alcuni titoli della popolare collana enciclopedica per ragazzi “I grandi libri” e come autore del “Grande libro della Bibbia”.
Fra le sue opere più recenti, si segnalano la ricostruzione storica di “Giallo a corte” (2012), dedicata ad alcuni delitti irrisolti di epoca gonzaghesca, e il racconto “Papa a sorpresa” (2013), dove Brunelli, prima della diffusione della notizia delle dimissioni di Benedetto XVI, ipotizzava che cosa sarebbe potuto accadere con le dimissioni di un pontefice. Nel 2017 aveva dato alle stampe “Una chiesa in città. Sant’Andrea in Mantova” dedicato alla basilica albertiana di cui monsignor Brunelli era uno dei massimi conoscitori. L’anno successivo era stato invece pubblicato “Santi a Mantova”.
Dal 2013 era direttore del Museo Diocesano “Francesco Gonzaga” che sotto la sua guida era cresciuto molto in termini di proposte espositive e culturali. Dal 2018 era stato nominato anche membro della commissione diocesana per i beni culturali ed ecclesiastici.
Brunelli, laureato in lettere e in lingue e letterature straniere, era nato nel 1938 a Piubega ed era stato ordinato sacerdote nel 1968.
Da domattina, informa la Diocesi, la salma sarà portata presso il battistero del Duomo per la preghiera e il saluto di quanti lo hanno conosciuto e stimato per le sue qualità spirituali e umane. I funerali, presieduti dal vescovo Marco, saranno celebrati in Duomo a Mantova giovedì 24 alle 15.00.
Don Valerio Antonioli: “Monsignor Brunelli era convinto che l’arte fosse la prima fonte di catechesi”
Al di là del suo grande valore come uomo di cultura, monsignor Brunelli era stimato praticamente dall’intera comunità mantovana anche per la sua grande umanità.
Per tanti anni era stato docente prima al Liceo Spagnoli e poi al Redentore e i suoi studenti di allora lo ricordano con gratitudine, come una persona semplice, sempre disponibile al dialogo e ad aiutare chi ne aveva bisogno. E tra i suoi ex studenti c’è anche il sacerdote che un giorno sarebbe diventato poi uno dei suoi più grandi amici, oltre che collaboratore su diversi fronti.
E’ il parroco di Sarginesco e Ospitaletto don Valerio Antonioli di cui monsignor Brunelli da quarant’anni era anche il padre spirituale che dichiara: “osservava pienamente il Vangelo, era un grande appassionato d’arte ed era convinto che l’arte cristiana fosse la prima fonte di catechesi”.
Don Valerio, che ha collaborato con monsignor Brunelli anche nella realizzazione di alcuni libri, curandone la parte grafica (Anselmo Da Lucca, Nel regno di Flora, Via per Roma sono solo alcuni titoli) ricorda anche la collaborazione preziosa di questi quando a lui venne assegnata anche la parrocchia di Gabbiana. “Ho accettato solo perchè Brunelli mi promise che mi avrebbe aiutato e così è stato” conclude don Antonioli.
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