Mantova, niente aumenti di tasse e tariffe nel 2023: 1 mln in più per il welfare, 27 mln per le opere. Dagli oneri di urbanizzazione 3,1 mln

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MANTOVA – La Giunta ha licenziato la bozza del bilancio di previsione 2023/2025 che andrà nelle commissioni consiliari e quindi sarà sottoposta al voto del Consiglio Comunale prima di Natale, raggiungendo anche quest’anno l’obiettivo di approvare il bilancio entro dicembre, così da poter disporre pienamente delle risorse di bilancio e svolgere già dal 1 gennaio senza alcuna limitazione l’attività amministrativa per la città.

SPESA CORRENTE

Il Comune nel 2022 rispetto al 2021 ha visto più che raddoppiata la spesa per l’energia e la previsione per il 2023 si mantiene sui valori del 2022 ovvero pari a circa 4 milioni.

A questo si aggiunge un’inflazione che raggiunge quasi la doppia cifra e che ha provocato un aumento del costo dei servizi finanziati dal Comune e un aumento dei tassi di interesse aggravando il costo dei mutui.

La manovra messa in campo dall’Amministrazione vede ancora una volta mettere al centro il Welfare con un aumento di un ulteriore milione della spesa prevista nel 2022, passando nel 2023 da 9,3 mil a 10,3 mil. Le voci più significative riguardano interventi per gli anziani per 930 mila euro, per le disabilità 2 mil 450 mila euro, per i minori 1,3 mil, per le famiglie oltre 2 mil, per soggetti a rischio esclusione 900 mila euro.

Sostanzialmente invariata la previsione di spesa per cultura e promozione della città che si assesta attorno ai 4,7 mil circa. In crescita di circa 700 mila euro i costi per la Pubblica istruzione che passa dai 4,9 del 2022 ai 5,6 mil per il 2023, così come aumentano di circa 1,5 mil i settori finanziario, tributi e demanio che passa da 11,7 mil a 13 mil 250 mila euro in particolare per effetto dell’aumento delle utenze.

Aumentano i costi della spesa corrente per il settore Lavori Pubblici che segna un + 700 mila euro per far fronte all’incremento delle opere determinato dai bandi vinti con il Pnrr.

In aumento, infine, anche il costo del personale per effetto del rinnovo contrattuale nazionale di circa 1 mil di euro che come noto è a carico delle casse comunali.

La spesa corrente è finanziata dalle entrate tributarie per circa 32 mil e 600 mila euro, nonostante l’Amministrazione abbia previsto di non aumentare alcuna tassa, comunale. In particolare le voci principali vedono Imu 17,3 mil, attività di accertamento su anni pregressi Imu 4,6 mil, imposta di soggiorno 400 mila euro, addizionale comunale all’Irpef 3,2 mil, fondo statale di solidarietà 6,6 mil.

Entrate extra tributarie 30 mil di euro in particolare le più rilevanti sono 5,7 mil sanzioni codice della strada, 1,1 mil ingressi musei, 700 mila introiti parcheggi quota comunale, 1 mil 570 mila euro introiti da pass, 11,9 mil circa da servizi e proventi derivanti da gestione dei beni comunali quali canoni di concessione, impianti sportivi, affitti Erp, 9 mil dividendi Tea (oltre alla manovra da 7 milioni già varata per il caro energia a beneficio dei cittadini mantovani) come tasche  e 600 mila euro dividendi Autobrennero, 3,1 mil di euro oneri di urbanizzazione.

A questi si aggiungono trasferimenti da Amministrazioni pubbliche 7,4 mil, 900 mila eredità Alberti, 1 mil da Tea per bandi energia, 600 mila euro da Coprosol.

SPESA INVESTIMENTI

Sul fronte della spesa per investimenti il Piano Opere Pubbliche prevede per il solo 2023 circa 27,6 mil di euro, 39,2 per il 2024 e 15,5 per il 2025, per un importo complessivo nel triennio di 82 mil e 250 mila euro.

Per il 2023 le principali voci di investimento sono 3,9 mil scuola elementare Martiri di Belfiore, 1 mil e 170 mila euro scuola elementare Tazzoli, 1 mil e 75 mila euro scuola Bertazzolo, 450 mila euro Scuola elementare Mazzolari, 100 mila la Pomponazzo e 100 mila per altri edifici scolastici. Abbiamo poi 900 mila euro Biblioteca Baratta, 600 mila euro riqualificazione Piazza Virgiliana, 500 mila euro riqualificazione canile e gattile, 1 mil manutenzione strade, marciapiedi ed eliminazione barriere architettoniche, 700 mila per opere legate alle ciclabili e mobilità rivolte alle scuole, 500 mila euro riqualificazione via Argine, 250 mila euro nuovo parcheggio Borgo Angeli, 950 mila euro riqualificazione pavimentazione via Mori, 350 mila euro realizzazione pista ciclo pedonale Ghisiolo, 500 mila euro realizzazione centro di aggregazione quartiere Rabin. Bando Pinqua 2,5 mil riqualificazione palazzine Rubinie, 420 mila euro riqualificazione spazi pubblici Due Pini, 640 mila euro completamento ciclabile Strada Chiesanuova, 5,3 mil nuova scuola primaria in via Rinaldo Mantovano. Per investimenti su autobus a metano 900 mila euro e per investimenti sugli alloggi Aler di via Bolivia 563 mila euro, 270 mila euro per l’informatizzazione e 1 mil e 450 mila euro per il progetto Sin.

L’imponente mole di investimenti è finanziata da bandi vinti, quali il Pinqua, generare il Futuro, Rigenerazione Urbana, contributi statali e regionali, dall’accensione di un mutuo e dall’alienazione di alcuni fabbricati.

“Rispetto alle tante voci di entrata di questo bilancio previsionale, – precisa il vicesindaco e assessore al Bilancio Giovanni Buvoli – un valore particolare lo rivestono gli oneri di urbanizzazione che per il solo 2023 saranno 3,1 milioni. Un dato che indica con la chiarezza dei numeri la tendenza positiva e crescente che registriamo nello sviluppo del tessuto economico della città grazie ai numerosi insediamenti produttivi, in particolare nel comparto di Valdaro e Olmolungo, con conseguenze positive anche sull’occupazione. La visione che ha portato questa Amministrazione a credere sullo sviluppo di Valdaro si è dunque rivelata vincente creando nuove risorse e nuovi posti di lavoro. Altro dato positivo e non scontato è che i servizi per la città e i cittadini restano quantitativamente e qualitativamente inalterati con un incremento della spesa su welfare e scuole nonostante l’aumento dei costi dovuto al caro energia e all’inflazione. Ancora una volta la nostra gestione si dimostra virtuosa presentando il bilancio previsionale entro dicembre consentendo così di poter operare pienamente già dal 1 gennaio”. “Una nota a margine – aggiunge il Vicesindaco – Se non avessimo deciso di ridistribuire nel 2022 ai cittadini in bolletta il previsto extra utile d i 7 milioni, prodotto dall’aumento dei costi del teleriscaldamento quindi totalmente sulle spalle dei cittadini del capoluogo, questa cifra nel 2023 sarebbe arrivata al Comune come dividendo quindi decurtata prima dalle tasse e poi dalla percentuale di partecipazione che per il Comune di Mantova è il 72%”.