BOLOGNA – Bologna non dimentica la tragedia del 2 agosto 1980, continuando a tenere viva la memoria delle vittime innocenti.
Il Comune di Mantova, anche quest’anno, ha voluto commemorare tutte quelle persone che persero la vita nel tremendo attentato che “squarciò” la stazione centrale dei treni bolognese. Il presidente del Consiglio comunale Massimo Allegretti, infatti, ha preso parte alla consueta cerimonia svoltasi in mattinata nel capoluogo emiliano per il 43° anniversario della strage. Al seguito anche l’agente della Polizia Locale Arturo Ariosi con il gonfalone della Città di Mantova. La delegazione mantovana ha partecipato al corteo, formato da istituzioni, famigliari delle vittime e cittadini che hanno sfilato tutt’insieme, con gonfaloni, bandiere e striscioni, da piazza Nettuno fino a piazza Medaglie d’Oro. Qui, alle 10.25 di 43 anni fa, un ordigno esplosivo causò la morte di 85 persone, mentre più di 200 rimasero ferite o mutilate. Dopo il triplice fischio di un treno, il minuto di silenzio in memoria delle vittime.
“Ancora una volta Bologna – ha detto Allegretti –, 43 anni dopo. Oggi questo anniversario, dopo la sentenza sui mandanti della strage e sul quinto uomo presente alla stazione, sembra concedere un tributo di verità e di giustizia troppo a lungo attesa, al più sanguinoso attentato avvenuto in Italia nel secondo dopoguerra. Ritengo che ogni cittadino abbia il dovere di confrontarsi con questa storia, cruenta e tragica, spesso inquietante per le sempre più documentate collusioni e protezioni che movimenti di estrema destra avevano nelle più alte stanze del potere”.
Il presidente del consiglio comunale poi annuncia: “In autunno ospiteremo a Mantova, in un incontro pubblico organizzato dal Comune e da me fortemente voluto – ha sottolineato Allegretti –, l’avvocato di parte civile Andrea Speranzoni che illustrerà le motivazioni della sentenza sui mandanti, un enorme passo avanti nella ricostruzione della verità sulla tragica vicenda del 2 agosto 1980”.
Oltre un migliaio le persone presenti alla cerimonia. A prendere la parola, all’arrivo in stazione, è stato Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione dei familiari, mentre il discorso conclusivo è spettato al sindaco di Bologna Matteo Lepore, prima della deposizione della corona presso la sala d’attesa. Alla commemorazione hanno partecipato, tra gli altri, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il segretario del Partito Democratico Elly Schlein e lo studente egiziano dell’università di Bologna Patrick Zaky.
Durante la cerimonia è stato letto anche un messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.