Mantova si tinge di blu: partito il Festivaletteratura: “Un evento unico per programma e location”

MANTOVA – Partita ufficialmente la cinque giorni di Festivaletteratura: questa mattina alle 11.30 il taglio del nastro alla Tenda Sordello alla presenza del direttivo e delle autorità locali. Tanti gli eventi che accompagneranno il pubblico della kermesse letteraria nelle più suggestive location della città.

Un’iniziativa che trova nella sua formula e nella sua ambientazione – la città di Mantova – le sue peculiarità rendendola una manifestazione unica nel suo genere, come evidenziato da Laura Baccaglioni, del direttivo del festival. “Essere qui sembra normale ma il lavoro
dietro è tanto – ha proseguito – e per questo voglio ricordare il lavoro di chi è attivo ogni
giorno per il festival: la nostra segreteria, chi lavora al programma ed il cui impegno si concretizza in questo variegato libretto senza dimenticare tutti gli altri con cui si costruisce questo evento internazionale. Il festival – ha poi ricordato – non è solo questi 5 giorni di settembre”.

Unicità di Festivaletteratura rimarcata anche dall’assessore regionale Alessandro Beduschi che lo ha definito “un piccolo miracolo ed una festa della cultura; cultura per cui la  nostra città tanto si è fatta amare. Il festival è un evento che nasce dalla società civile e contagia tutti grazie a un gruppo di visionari che lo ha creato. Il tutto portando un importante apporto al turismo; un turismo che fa bene alla provincia ed alla Lombardia ed anche al tema ambientale che questo festival riesce a trattare con grande attenzione e qualità”. Un evento che è “un privilegio vivere in una provincia che è capoluogo mondiale della cultura. Bravo il direttivo e bravi i volontari. Lunga vita al festival”, ha aggiunto il presidente della Provincia di Mantova. 

Presente sul palco della Tenda Sordello anche il sindaco di Mantova Mattia Palazzi Palazzi che ha lodato quell’ambizione che fa parte del festival: “la voglia di non accontentarsi e produrre, che è molto più rischioso. Questa ambizione fa bene alla nostra città rendendola capace di rendere grande ciò che produce. Vogliamo creare cose nuove, come la mostra di Rubens. Il festival è una delle pietre della città in un mondo che ci spaventa ma che vogliamo vivere. Abbiamo bisogno di chiavi di lettura e abbiamo bisogno di pietre come queste”

Una manifestazione, come detto, che negli anni è cresciuta sempre più raggiungendo confini sempre più lontani e richiamando pubblico ed autori da ogni parte del mondo. E proprio tra gli scrittori c’è chi ha segnato la storia di Festivaletteratura, come Michela Murgia, recentemente scomparsa e che proprio in questi giorni sarebbe dovuta essere a Mantova. Un’amica del festival a cui sarà dedicato un evento (154, sabato 9 settembre in Piazza Castello alle 16.45).

Ma se il festival tanto è cresciuto negli anni, fondamentale è anche saper guardare al futuro con nuovi stimoli ed idee. Un obiettivo in cui si inserisce anche l’ingresso nel direttivo – annunciato proprio questa mattina – di Alessandro Della Casa e Marella Maramatti. 

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