Mantova si unisce per dotare il Poma del robot chirurgico: fondamentale per migliorare la sopravvivenza oncologica

La presentazione della Campagna di raccolta fondi per il robot chirurgico

Un’iniziativa collettiva per acquisire un robot chirurgico, ovvero un sistema multidisciplinare di chirurgia robotica assistita da destinare all’ospedale di Mantova. Con questo importante obiettivo, la comunità locale si fa promotrice di una raccolta fondi che vede come capofila l’Istituto Oncologico Mantovano, con il potenziale sostegno di fondazioni anche di origine bancaria e di soggetti pubblici e privati.
Stamani la presentazione del progetto presso la sede della Fondazione Comunità Mantovana in via Portazzolo da parte del presidente dello Iom Luciano Lanza, del direttore generale di Asst Mantova Raffaello Stradoni, del Direttore del dipartimento chirurgico di Asst Luigi Boccia e del presidente di Confindustria Mantova Edgardo Bianchi. 
E’ stata questa l’occasione per spiegare che “la campagna, denominata “Comunità Mantovana” con il patrocinio di Asst, partirà a breve e si propone di raccogliere fondi per un importo di oltre 1 milione di euro.
Secondo le valutazioni del Dipartimento Chirurgico Ortopedico, il robot potrebbe essere impiegato, in particolare, per le discipline di urologia, chirurgia generale, ginecologia e chirurgia toracica. In base alle stime effettuate, le procedure chirurgiche interessate all’innovazione tecnologica in questione sono 250 all’anno, progressivamente incrementabili. Si mira, per altro, a creare una rete con le strutture private accreditate, come gli ospedali di Suzzara e Castiglione delle Stiviere, entrambi sperimentazioni gestionali dell’Asst consentendo a ogni paziente mantovano di beneficiare della chirurgia robotica nel presidio ospedaliero Carlo Poma.
Come suggerito dalla letteratura scientifica, le procedure sono principalmente quelle laparoscopiche a livello delle regioni pelvica, peritoneale e toracica, ambiti in cui l’utilizzo di un sistema per chirurgia robot assistita favorisce la riduzione delle perdite ematiche, delle complicanze, e della degenza ospedaliera.
“Siamo consapevoli dell’impegno che andiamo ad affrontare. Quando abbiamo scelto di assumere il ruolo di Ente Capofila per questo importante e ambizioso progetto, da subito ci abbiamo creduto e ci siamo messi a disposizione – ha dichiarato Lanza – Noi siamo fiduciosi, lavoreremo con impegno e tanta dedizione. Tutti insieme riusciremo a realizzare questo importante Progetto, per il nostro ospedale, per la comunità mantovana e per le popolazioni delle province limitrofe, anche fuori regione”.
Boccia ha spiegato come “la presenza del robot permetta di migliorare le performance, in particolare quella della sopravvivenza oncologica. La robotica avanzata viene impiegata soprattutto per le neoplasie della prostata, del retto, del polmone, per il carcinoma ovarico”.
“Verona e Modena hanno già due robot, Brescia tre, ma non ce ne è nemmeno uno nel sud della Lombardia, quindi nè a Mantova nè a Cremona. E’ davvero molto importante riuscire ad averlo anche qui” conclude il medico
“Siamo lieti di aprire le porte dell’associazione degli Industriali di Mantova per una causa così importante, lo abbiamo fatto in passato e lo faremo ogni volta che sarà necessario. Gli imprenditori sono parte della comunità e ne condividono gli obiettivi. Tutto il sistema di Confindustria si metterà a disposizione per diffondere, ad ogni livello, la conoscenza e favorire le donazioni per acquistare questa preziosa apparecchiatura. Il mio personale appello va ai colleghi imprenditori, perché sensibilizzino anche i dipendenti delle loro imprese a donare, ciascuno in base alle proprie possibilità” ha dichiarato Bianchi

PER CONTRIBUTI E DONAZIONI:
PROGETTO: “COMUNITA’ MANTOVANA- ROBOT CHIRURGICO- INSIEME PER L’OSPEDALE”

CC intestato a: Associazione per lo studio e la terapia medica dei tumori
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