MANTOVA – In provincia di Mantova il 16,6% degli studenti abbandona la scuola anzitempo, una percentuale piuttosto alta che pone il territorio virgiliano terzo in Lombardia per questo problema dietro a Pavia (18,9%) e a Bergamo (17,8%).
A dirlo è un’indagine di Openpolis relativa ai dati 2019 che, tra i diversi parametri, evidenzia anche come la dispersione scolastica, non sia solo legata a capacità e impegno degli studenti ma anche al livello di scolarizzazione della famiglia.
Dove, infatti, l’ambiente familiare è caratterizzato dalla presenza di adulti che non hanno conseguito almeno il diploma, è molto più probabile che i ragazzi abbandonino gli studi prima della maturità. In media, in Italia nel 64% dei casi i figli di chi non ha il diploma non riescono a loro volta a finire gli studi superiori.
La correlazione viene confermata anche in quasi tutte le province lombarde con Milano che registra il tasso minore di dispersione scolastica (12,3%) e il maggior numero di adulti diplomati (più del 62%). Lo stesso dicasi per i capoluoghi dove si registra che, con percentuali di adulti diplomati sopra il 70%, la dispersione scolastica non va oltre il 10%. Mantova in tal senso risulta però un’eccezione: conta infatti oltre il 70% di adulti diplomati ma oltre l’11% degli studenti abbandona la scuola prima del diploma.
L’analisi come evidenziato è relativa all’ultimo anno prima della pandemia. Sarà interessante capire in futuro se e come questa possa aver avuto ripercussioni anche sui dati degli abbandoni scolastici.
Altro elemento interessante rilevato dall’indagine è la contrazione dell’occupabilità di chi ha lasciato la scuola nel centro nord. Nel 2008, agli inizi della crisi economica che ha segnato lo scorso decennio, oltre il 70% dei giovani che lasciavano la scuola nell’Italia settentrionale risultavano comunque occupati. A distanza di oltre 10 anni, il tasso di occupazione tra i giovani che hanno abbandonato precocemente è crollato attorno al 40%.