Mantovani, neo presidente Coldiretti: “Strutturarci contro gli eventi estremi del clima”

Da sx: Fabio Mantovani, neo presidente Coldiretti Mantova e Paolo Carra, presidente uscente

MANTOVA – Fabio Mantovani, 40 anni, è il nuovo presidente di Coldiretti Mantova, eletto ieri sera nel corso dell’assemblea annuale della federazione provinciale del più importante sindacato agricolo del territorio.

L’intervista al neo presidente Fabio Mantovani

Che organizzazione agricola si appresta a condurre, punti di forza ed eventuali punti di debolezza?
“L’organizzazione è cresciuta tantissimo tecnicamente e la strada per il futuro è già tracciata. Il compito di Coldiretti sarà quello di accompagnare le aziende agricole in questa evoluzione. Le criticità sono già state superate, ora c’è solo da seguire la strada, ma l’importante è che dobbiamo farlo insieme”.

L’agricoltura è di fronte alla sfida di eventi climatici sempre più estremi. Cosa fare?
“Adesso ragioniamo sulla tropicalizzazione del clima come un evento eccezionale, ma dobbiamo pensare, e lo dico a mio malgrado, che sarà la normalità, per questo dobbiamo strutturare le aziende e tutto quello che ruota intorno al mondo agricolo ad affrontare queste situazioni. Come? Per esempio coinvolgendo le assicurazioni, affinché siano più vicine ai soci, perché paghino non solo per la quantità di quello che si produce, ma anche per la qualità”.

Quali sono oggi i bisogni principali di un’agricoltura come quella mantovana?
In questo momento i bisogni sono sicuramente quelli di risolvere i problemi delle aziende che hanno avuto danni con il maltempo. La provincia di Mantova è stata la più colpita, la nostra agricoltura è quella che fa salire il Pil e questo vuol dire che se il Pil è alto, anche i danni sono alti”.

Il problema dei prezzi: sempre più cari i prodotti agricoli per i consumatori, ma gli agricoltori sono poco remunerati?
“Dobbiamo lavorare di più nei confronti dei consumatori, ma al loro fianco e dobbiamo stringere un’alleanza ancora più stretta con i cittadini. Noi produciamo cibo, ma anche energia da fonti rinnovabili, con le Tea (Tecniche di Evoluzione assistita) che permetteranno di andare in aiuto alle colture che sono esposte al cambiamento climatico, potremmo mantenere le Dop e le Igp, per esempio. Dobbiamo avvicinarci a quello che chiede l’Europa, io direi che l’agricoltura deve porsi al centro tra cibo, energia e i cittadini”.

Che Coldiretti sarà quella di Fabio Mantovani? Quale contributo pensa di poter dare all’associazione?
Io proseguirò in continuità con il presidente uscente, Paolo Carra e anche il consiglio sarà in continuità con il precedente. Io vengo dall’associazionismo, per cui, sicuramente il mio contributo sarà quello di avvicinarmi ancora di più ai soci e ai loro problemi e cercare di risolverli. Dovremmo essere ancora più vicini ai bisogni degli agricoltori e del territorio”.

Chi è Fabio Mantovani
Allevatore di Goito con una stalla di 200 bovine da latte per il circuito del Grana Padano, Fabio Mantovani resterà in carica per il quinquennio 2023-2028. Il vicepresidente è Enrico Treccani, 38 anni, agricoltore di Castel Goffredo, a capo di un’azienda agricola multifunzionale, in cui produce agri-birra e offre servizi di ospitalità rurale.
Mantovani succede a Paolo Carra, alla guida di Coldiretti Mantova per 11 anni, il quale continuerà a restare nel Consiglio direttivo dell’associazione.

Il nuovo Consiglio direttivo di Coldiretti Mantova
Insieme a Fabio Mantovani (presidente “in continuità con il past-president Paolo Carra e con il Consiglio uscente”, tiene a precisare Mantovani) e ad Enrico Treccani (vicepresidente), sono stati eletti Claudio Grazioli e Alberto Ferrari (Asola/Castel Goffredo), Fabio Perini (Curtatone), Gabriele Gorni Silvestrini e Mauro Vivaldini (Goito/Castiglione delle Stiviere), Paolo Ronca (Mantova), Andrea Costa (Ostiglia/Sermide), Paolo Carra e Simone Minelli (Pegognaga), Mauro Boselli (Volta Mantovana), Paolo Rosa (Sabbioneta/Viadana).

Componenti invitati di diritto a partecipare al Consiglio direttivo sono i delegati provinciali dei movimenti Giovani Impresa (Diego Remelli), Donne Impresa (Camilla Destro), Senior (Vittorio Valente). Direttore: Erminia Comencini.

L’assemblea di ieri sera si è aperta con il saluto di Paolo Carra, che ha riassunto gli undici anni di presidenza e i cambiamenti epocali che hanno coinvolto l’agricoltura, dagli eventi sul territorio (il terremoto del 2012) a quelli su scala globale che hanno innescato nuove dinamiche, come la pandemia o il conflitto in Ucraina.
“In questi 11 anni ho visto crescere il sindacato e riconoscere all’agricoltura un ruolo sociale e un riconoscimento di classe – ha detto Carra – con energia e sacrificio, abbiamo dimostrato di aver avuto un riscatto, e oggi i nostri figli sono guardati in modo diverso. In un decennio la provincia di Mantova è cresciuta sul piano economico, grazie anche al sistema cooperativo e alla capacità di intercettare i mercati esteri. Obiettivi raggiunti anche grazie al dinamismo della nostra Federazione e delle nostre aziende, come dimostra la centralità del sistema agricolo di intercettare risorse per crescere e innovare”.
“Fra cambiamenti climatici, Intelligenza Artificiale, nuova globalizzazione – ha concluso Carra, che ha ringraziato i consiglieri e la struttura per il supporto negli anni e ha ricevuto univoci riconoscimenti per il lavoro svolto con impegno e lungimiranza – le sfide sono diventate molto più complesse e articolate rispetto al passato e il clima, in particolare, sarà sempre più la chiave di accesso per ogni nostra scelta economica”.

 

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