Marcaria, Simonazzi: “Malatesta nega il confronto”. Il sindaco: “Sempre pronto ad ascoltare proposte concrete”

Il municipio di Marcaria

MARCARIA – Botta e risposta tra Stefano Simonazzi, capogruppo in consiglio comunale di Marcaria#2016 e il sindaco Carlo Alberto Malatesta. 

Il gruppo di opposizione accusa il sindaco di aver negato, nelle ultime settimane, un tavolo con le associazioni e il confronto. “In data 9 Marzo – dice Simonazzi – come gruppo inviammo al Sindaco una disponibilità a collaborare e a confrontarci con l’Amministrazione su come gestire l’emergenza, costituendo un tavolo di confronto con le parti sociali e le categorie. Visto il mancato riscontro da parte del Sindaco alla nostra lettera, in data 23 Aprile mandammo al Sindaco una seconda missiva in cui riproponevamo la nostra collaborazione e in più elencavamo una serie di proposte da poter discutere con l’Amministrazione per facilitare il confronto. Solo in data 4 Maggio il Sindaco inviava la risposta alle nostre due lettere. Tralasciando l’arroganza, l’ironia e la supponenza del tono usato che non fanno onore al ruolo istituzionale di un Sindaco mentre risponde alle richieste legittime e soprattutto collaborative di Consiglieri Comunali eletti, risponde chiaramente che non ha intenzione di convocare tavoli di confronto con le parti sociali e le categorie. Questo per noi è inaccettabile, capiamo (anche se non condividiamo) politicamente l’esclusione delle minoranze nei processi decisionali ma escludere dal confronto le categorie e le parti sociali, questo è incomprensibile”.

LA REPLICA DI MALATESTA: “LA COLLABORAZIONE È POSSIBILE CON GLI STRUMENTI GIÀ ESISTENTI. SEMPRE APERTO ALLE PROPOSTE”

“Avevo già invitato le opposizioni a utilizzare la possibilità di convocare il consiglio comunale – dice il primo cittadino di Marcaria -, presentando ordini del giorno, interpellanze o mozioni per illustrare e discutere le loro proposte. Il consiglio comunale è composto di 12 consiglieri, un numero che ci permette di avere rapidi confronti, se necessario. Dunque la proposta di creazione di ulteriori organi collegiali di confronto non mi trova d’accordo. Le interlocuzioni con le varie associazioni e le categorie le ho già fatte, non possono essere sostenute collegialmente. Da quando c’è l’emergenza ho presidiato il Comune ogni giorno, non ci sono stati weekend, nè festività: sono sempre stato disponibile mettendomi al servizio dei cittadini. Se qualcuno vuole propormi qualcosa, dunque, può farlo anche con una telefonata, le opposizioni sanno sempre dove trovarmi, io ho sempre dato massima disponibilità d’ascolto. L’importante è che ogni indicazione che l’opposizione vorrà avanzare, venga accompagnata dalle modalità e da una quantificazione delle coperture economiche necessarie per attuarla. Altrimenti si scade nella demagogia”.

 

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