Marmirolo: dal 1° giugno inizia la seconda fase del progetto “Futuro Semplice”. Ecco di cosa si tratta

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MARMIROLO – Si è da poco conclusa la prima fase di Futuro Semplice, il progetto tramite il quale il Comune di Marmirolo si prefigge due obiettivi: capire come la popolazione residente ha vissuto il periodo pandemico e quali difficoltà e problematiche siano emerse nello specifico (fase 1), e invitare la cittadinanza a proporre progetti per il periodo della ripartenza post-Covid (fase 2).

Qui di seguito la sintesi dei risultati sulla prima fase

ANAGRAFICA. La maggior parte dei partecipanti appartiene alla categoria dei lavori e delle lavoratrici dipendenti (57,7% del totale). La seconda categoria, molto più staccata (16%), è quella delle lavoratrici e dei lavoratori autonomi. Seguono persone in cerca di occupazione (8%), studenti (7,43%) e pensionati (4,57%). Si evidenzia una maggiore partecipazione femminile (55.43%) rispetto a quella maschile (44,57%). La maggioranza dei partecipanti non ha figli (il 57,71% del totale). Una piccola percentuale (12,5%) si occupa di persone fragili.

MEDIE GENERALI. Dai risultati emerge che, secondo i partecipanti, l’anno di pandemia ha influito negativamente su tutti i valori presi in esame eccetto per l’utilizzo della tecnologia, che ha compiuto dei passi in avanti. Gli indici mostrano un arretramento piuttosto contenuto per quel che riguarda il lavoro, l’economia, la famiglia, la situazione dei figli e delle persone fragili e la salute. Più consistenti i passi all’indietro compiuti sotto il profilo della vita sociale e dell’umore.

MEDIE PER SESSO. Un’analisi compiuta sul sesso dei partecipanti mostra come il deterioramento di diverse sfere (lavoro, economia, famiglia, figli, salute e umore) abbia colpito di più la popolazione femminile rispetto a quella maschile, per quanto gli esiti appaiano quasi sempre simili. Viceversa, le donne partecipanti ritengono di aver compiuto maggiori passi in avanti per quel che riguarda la sfera tecnologica.

MEDIE PER ESIGENZE DI CONCILIAZIONE. I partecipanti che si occupano di persone con fragilità sono coloro che hanno avuto le maggiori ripercussioni dal punto di vista del lavoro e della situazione economica. Allo stesso tempo, hanno compiuto i maggiori passi in avanti sotto il profilo tecnologico, così come è accaduto alle persone con figli. Sia i genitori che chi si occupa di persone con fragilità accusano importanti contraccolpi sulla vita sociale.

MEDIE PER FASCIA D’ETÀ. L’aspetto economico ha colpito i giovani (under 25), mentre non ha influito sulla popolazione over 65. La popolazione giovane ha avuto le maggiori ripercussioni dal punto di vista della vita sociale e dell’umore, implementando al contempo le competenze tecnologiche. La popolazione over 65 non mostra variazioni dal punto di vista della salute, mentre si sono deteriorate le competenze tecnologiche.

LATI POSITIVI. I periodi di lockdown hanno fatto emergere valori quali la famiglia, i rapporti con il vicinato, la possibilità di vivere a ritmi meno frenetici e di inquinare meno, nonché comodità quali lo smart working, la possibilità di svegliarsi più tardi e di fare la spesa in paese. Sotto alcuni punti di vista, dunque, la qualità della vita ha fatto riscontrare dei miglioramenti.

LATI NEGATIVI. Durante i lockdown sono emerse problematiche quali la paura verso il futuro, la solitudine e la socialità limitata, la mancanza di stimoli e la sedentarietà, le preoccupazioni nei riguardi dei figli, la mancanza di libertà. Le maggiori criticità sono pertanto di aspetto psicologico, collegate alla socialità, alla paura per la perdita del lavoro o di entrate economiche, per la socialità dei figli e per la socialità.

AMBITO PRIORITARIO. Per i partecipanti la priorità resta la salute (32,43%), soprattutto tra la popolazione over 65, seguita dall’ambito giovanile (29,73%) e dalla socialità (20,27%). Meno rilevanti appaiono le sfere dell’economia a km 0 (14,86%) e dell’ambiente (2,70%), una tematica quest’ultima che sembra interessare più le fasce di popolazione più anziane rispetto a quelle più giovani.

SECONDA FASE. Dal 1° giugno parte la seconda fase di Futuro Semplice. I cittadini potranno proporre e caricare progetti direttamente sul sito o in alternativa votare i progetti proposti da altri cittadini. Gli ambiti per i quali è possibile votare i progetti sono: socialità; giovani; salute; ambiente; business. I progetti che otterranno più voti e che avranno ottenuto l’approvazione da parte del Comune saranno in seguito finanziati e realizzati dall’Ente locale.