Mattia Palazzi si ricandida. L’annuncio in un Dlf gremito, “Mi rimetto in gioco”

Mattia Palazzi si candida

MANTOVA – Mattia Palazzi si ricandida. L’annuncio è stato dato questa sera al Dopolavoro Ferrovieri in un palasport gremito (638 i presenti secondo la Digos) che non è riuscito a contenere i tanti cittadini intervenuti all’evento. “Futura” il titolo della serata e proprio il futuro di Mantova è stato al centro del discorso di Palazzi che è partito però facendo un breve excursus dei suoi anni di mandato. “In questi anni abbiamo fatto ciò che abbiamo detto – ha dichiarato il sindaco – da quattro anni siamo nei quartieri per ascoltare, per farci carico dei problemi e cercare le soluzioni. Ci siamo sempre stati. Spesso non è stato facile. soprattutto quando alcune scelte che avrebbero potuto portare dei benefici in futuro apparivano in quel momento difficili da comprendere”
Palazzi ricorda anche i momenti più difficili di questi suoi anni di mandato. ” Non dimentico il male e le violenze che ho subito – dice – ma se oggi sono qui con voi è perchè ho sentito forte il bene dei mantovani. Quell’odio non era solo la volontà di distruggere me ma di bloccare una stagione nuova della città
E a proposito di stagione nuova Palazzi dichiara: “in questa città la politica per troppi anni è stato un percorso possibile solo per pochi. Ho cercato invece di dare la possibilità a tanti di costruire insieme le politiche di questa città.  Per troppo tempo questa è stata la città dove  c’era chi guardava gli altri dall’alto in basso. Credo che l’unico momento in cui un uomo ha diritto di guardare dall’alto al basso un altro uomo è quando l’aiuta a rialzarsi. E questo è quanto voi avete fatto con me”.

“Saremo ancora insieme” – ribadisce Palazzi che elenca le tante sfide da affrontare insieme come nuovi corsi di laurea e ricerca, e una città che dovrà essere sempre più sostenibile. “Continueremo a investire per questo perchè la sfida ambientale, anche per la nostra città, rappresenterà una chiave di volta per avere una vera una città innovativa. Ma lo faremo dicendo sempre la verità. In questa città i primi problemi per l’aria sono il traffico e il riscaldamento domestico. Dobbiamo mettere in campo un piano radicale di cambiamento della mobilità con un  trasporto pubblico moderno ed efficiente, e Mantova per le sue dimensioni può essere un modello”.
E Palazzi rilancia con due grandi obiettivi: il servizio navigazione quotidiano da Cittadella al centro, “difficile ma non impossibile – dice-  e lo stesso vale per la balneabilità dei laghi”. A tal proposito ricorda che proprio in questi giorni sono arrivate le quarte analisi delle acque della prima stagione e anche queste sono ben sotto i limiti di legge. “E’ un sogno che la città aveva perso perchè chi la guidava non ci credeva” dice il sindaco.

Un cenno poi alla sicurezza con Mantova che oggi conta oltre 400 telecamere e più luci. Poche parole per spiegare la scelta di una videosorveglianza così vasta: “quando un’anziana ti dice che ha paura ad uscire, non puoi fare della filosofia sulla percezione della sicurezza”.

Si passa alle politiche edilizie. ” Dobbiamo cambiare vincoli che si traducono in costi inutili – dice il sindaco – i prossimi saranno gli anni di un nuovo ripensamento del pgt. Vogliamo uno stop al consumo di nuovo suolo ma favorire il recupero di strutture che oggi purtroppo spesso non si può fare per proprio per i vincoli esistenti. Riporteremo nel consolidato urbano più funzioni possibili, solo così avremo dinamismo del mercato immobiliare, concorrenza e vitalità della città. Chi può investire deve poter farlo qui”. E a proposito di opere e investimenti Palazzi ricorda i 63 milioni di euro fatti arrivare a Mantova con i bandi dalla sua Amministrazione e il numero dei cantieri aperti: oggi siamo al 376esimo.

Altri numeri, i 160 milioni di euro dell’accordo con A22 per investimenti in dieci anni sul territorio, i 55 milioni di euro per Valdaro “perchè intorno porto – dice Palazzi – dovrà nascere occupazione”. Tra gli obiettivi il miglioramento dei collegamenti con Verona con un treno veloce e verso Milano, e il sistema tangenziale “a cui questa città non può più rinunciare. ” Dobbiamo collegarci e crescere – dice Palazzi tra gli applausi – collegarci con le altre città che saranno le vere protagoniste del cambiamento”.

Si va verso il finale del discorso. C’è il tempo ancora per qualche numero come quello degli alberi che sono raddoppiati passando da poco più di 14 mila a 28 mila durante gli ultimi quattro anni.

“Mi rimetto in gioco – chiude quindi Palazzi – ma questa non sarà la mia sfida ma la sfida di tutti voi”. E il pubblico del Dlf saluta l’annuncio ufficiale della candidatura con un applauso lunghissimo come quello che gli tributano gli altri sindaci intervenuti alla serata, Brenda Barnini di Empoli, Federico Pizzarotti di Parma, Emilio Del Bono di Brescia, Elema Piastra di Settimo Torinese e Giovanni Sala di Milano.

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