CREMONA – Condanne da due a sette anni per la rissa scoppiata a Cremona il 18 gennaio del 2015 dopo il match tra Cremonese e Mantova. 17 gli imputati, tra esponenti di Casapound e antagonisti del centro sociale Dordoni. I giudici non hanno ritenuto sussistere il reato di tentato omicidio di cui erano accusati i due esponenti di Casapound Gianluca Galli e Guido Vito Taietti per i quali la pm Lisa Saccaro aveva chiesto la pena più alta, 8 anni. Solo per Taietti è stato riconosciuto, oltre alla rissa, il reato di lesioni gravissime nei confronti di Emilio Visigalli, l’esponente del centro sociale rimasto gravemente ferito, e la condanna per lui è stata di 7 anni e 2 mesi di reclusione. Galli, invece, è stato condannato a 2 anni e 6 mesi per rissa e porto di spranghe e bastoni. Condannati anche lo stesso Visigalli (3 anni e 2 mesi) e Michele Arena (4 anni e 4 mesi) per rissa e per lesioni nei confronti di Gianluca Galli. Visigalli si era costituito parte civile contro Taietti e Galli. Taietti è stato condannato a risarcire i danni con una provvisionale immediatamente esecutiva di 30.000 euro. A sua volta Arena è stato condannato al risarcimento nei confronti di Galli (provvisionale di 5.000 euro). Per Casapound, la rissa era partita da un agguato da parte dei giovani del centro sociale. Al contrario Casapound ha sempre sostenuto che si era trattata di una provocazione del Dordoni.
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