Mercato settimanale, Anva Confesercenti chiede il ritorno in centro storico

A Mantova giovedì prossimo niente mercato e sabato stop ai due mercati contadini

MANTOVA – “Crediamo sia necessario chiarire o rivedere il termine dell’ordinanza per il mercato in quanto la dicitura apparsa sui media ‘fino al termine del periodo di emergenza epidemiologica’ non ci pare corretta, e come concordato non si vada oltre la fine di giugno ovvero dal 2 luglio 2020 il mercato credo si debba riportare nella sede naturale“, così il presidente di Anva Confesercenti Simone Nasi sul ritorno del mercato cittadino nel centro storico in quanto “appuntamento di grande importanza, con afflusso di migliaia di persone, vitale per l’economia della città“. Da lì la disponibilità di Anva ad aprire un dialogo “in quanto ci sono ancora molti imprenditori seri e professionali che credono nel rilancio del nostro mercato”,

Quattro i punti portati all’attenzione dall’associazione mantovana che ha ribadito come il decoro e l’ordine nel mercato siano tra i punti di forza per l’attrattività commerciale del mercato settimanale e come sia necessario premiare gli operatori che migliorano le proprie strutture, riconoscendo uno sconto sul plateatico a chi investe sulle attrezzature come ad esempio il colore dei teloni di copertura o teli restringibili. Tra i punti anche l’importanza di un controllo costante che in altre realtà ha permesso di raggiungere una migliore percezione di sicurezza nei frequentatori e di evitare comportamenti fuori dalle regole. Da non scordare poi, come sottolineato da Anva, che quello di Mantova è un mercato di valenza storica (il più vecchio della Regione): per questo sarebbe utile un’adeguata segnalazione “che deve essere un vanto da promuovere nei circuiti stranieri che apprezzano queste realtà non presenti nei loro paesi d’origine”.

E’ la stessa associazione a ricordare poi come diversi Comuni, tra cui Cremona, abbiano portato il mercato settimanale in centro storico. Ribadita anche la necessità di “agire subito sul divieto della vendita di merce usata, operazione fatta in tantissimi mercati perché oltre ad altri effetti causa assembramenti spontanei spesso incontrollabili”.

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