MANTOVA – Si sono ritrovati oggi pomeriggio di fronte alla sede di Confindustria Mantova in via Protazzolo, i rappresentanti sindacali dei metalmeccanici, Fiom, Fim e Uilm, che hanno commentato le importanti cifre di adesione allo sciopero odierno di 4 ore, proclamato dopo che la Federmeccanica ha abbandonato, lo scorso 7 ottobre, il tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto. La Fiom fa sapere che in tutte le aziende sindacalizzate si è arrivati ad un 80% di media, come per esempio in Marcegaglia, Bondioli, Comer e Zanotti.
“Lo sciopero ha avuto una grande partecipazione – spiega Marco Massari, segretario generale della Fiom Cgil di Mantova, presente con le segretarie provinciali Donatella Bignotti e Samanta Erione -, e dunque una buona riuscita, laddove siamo riusciti a spiegare bene i motivi delle nostre rivendicazioni. Sappiamo che ci sono aziende afferenti a Federmeccanica che non digeriscono la linea dura della loro associazione, dunque ci auguriamo che il dialogo riparta. Altrimenti, lo diciamo chiaramente, siamo pronti a indire nuovi scioperi”.
“Speriamo che Federmeccanica torni sui suoi passi – prosegue Stefano Bridi, in rappresentanza della segreteria FIM con Giovanni Gaudenzi e Luca Bonali -, l’adesione è stata buona, adesso occorre riaprire una trattativa. Quando parliamo di contratto non c’è solo il discorso economico, ma anche quello normativo. Ci sono cose da aggiornare: l’inquadramento, per esempio, è fermo agli anni ’70, va adeguato alla realtà di oggi”.