Metalmeccanici in sciopero: il 5 novembre flash mob in piazza Sordello

MANTOVA – E’ stata presentata il 5 novembre del 2019 veniva dai sindacati confederali a Federmeccanica la piattaforma per il rinnovo del contratto di categoria dei lavoratori metalmeccanici. E proprio il 5 novembre prossimo è stato programmato lo sciopero nazionale di 4 ore da parte di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm: il contratto non è stato, infatti, ancora rinnovato con le trattative fra sindacati e Federmeccanica sono ferme dopo che quest’ultima ha fatto saltare il tavolo dei negoziati dopo che i sindacati hanno dichiarato lo stato di agitazione.

“Dopo 11 mesi – spiega Marco Massari, segretario provinciale Fiom Cgil Mantova – di incontri assolutamente non proficui, con Federmeccanica arroccata sulle proprie posizioni e decisa a portare avanti la linea Bonomi di non fare contratti nazionali con aumenti superiori all’indice Ipca (indice inflazione depurato dai costi energetici, ndr) perché si perderebbe potere d’acquisto a danno dei lavoratori e dell’economia in generale. Noi vogliamo difendere questo potere d’acquisto. Questo paese da troppi anni è quello che cresce meno in Europa, perché non stanno crescendo i salari. Quando tre anni fa abbiamo accettato gli aumenti legati all’Ipca, lo abbiamo fatto in cambio di un ampliamento della contrattazione di secondo livello, che non c’è mai stata. Dobbiamo concordare – prosegue Massari – aumenti superiori all’inflazione”.

Aumento dei salari, dunque ma non solo: “La parte economica è importante – precisa Stefano Bridi di Fim Cisl Mantova – ma ci sono anche altri punti imprescindibili contenuti nella nostra piattaforma. E mi riferisco a questioni importanti come la riforma dell’inquadramento, la certificazione delle competenze, la parte relativa al welfare e la tutela della salute e della sicurezza. Ritengo che questo contratto debba essere innovativo come l’ultimo rinnovato, dove hanno trovato applicazione importanti riforme come il diritto soggettivo alla formazione”.
L’auspicio è, dunque quello che il tavolo delle trattative si ricomponga al più presto, come evidenzia Luciano Di Pardo di Uilm Mantova: “Siamo determinati a rinnovare il contratto  e la nostra responsabilità l’abbiamo ampiamente dimostrata nel momento della ripartenza con la formazione dei protocolli che oggi sono applicati. Chiediamo la riapertura del negoziato e risposte soddisfacenti sia dal punto di vista normativo che salariale. Vogliamo riaffermare il contratto come unità di tutti i lavoratori metalmeccanici”.
Prima della mobilitazione nazionale, a livello locale c’erano già stati scioperi spontanei in diverse aziende metalmeccaniche del territorio che hanno riscontrato una buonissima adesione, anche superiore al 90%. “A dimostrazione – spiega Massari – che i lavoratori hanno capito l’assoluta necessità di tornare al tavolo delle trattative e portare a casa i risultati inseriti nella nostra piattaforma di rinnovo”. “Devo anche rilevare – aggiunge il segretario Fiom Mantova – che alcune aziende del territorio aderenti a Federmeccanica stanno mal digerendo l’atteggiamento di quest’ultima perché in un periodo in cui è necessario lavorare molto per recuperare il gap generato dal lockdown di marzo e aprile, il blocco degli straordinari e gli scioperi certo non aiutano”.

Una situazione alla luce della quale giovedì 5 novembre dalle ore 10 in piazza Sordello a Mantova è in programma un flash mob (a numero limitato per rispettare le normative anti covid) al quale saranno presenti i sindacati e i lavoratori.