Minacciò di morte genitori e carabinieri, assolto per totale vizio di mente

Ex funzionario della Procura a processo. L'accusa:

MANTOVA – Pienamente incapace d’intendere e di volere al momento del fatto. Si è conclusa con una sentenza di non luogo a procedere, per vizio totale di mente, la vicenda processuale di un 41enne italiano residente a Castel Goffredo arrestato lo scorso 16 aprile. Le accuse mosse nei suoi confronti erano di tentata estorsione, maltrattamenti,  resistenza e tentate lesioni a pubblico ufficiale. L’uomo dopo aver minacciato di morte telefonicamente i propri genitori al fine di ottenere denaro con cui potersi procurare la droga si era presentato a casa dei familiari armato di un paio di forbici; intercettato però davanti all’ingresso dell’abitazione dai militari dell’Arma aveva quindi cercato di aggredirli prima di essere bloccato e ammanettato. Dopo la convalida dell’arresto la stessa procura aveva richiesto nei suoi confronti una perizia psichiatrica. Questa mattina, all’esito della consulenza peritale il gip Matteo Grimaldi ha stabilito la non imputabilità dell’indagato disponendone al contempo l’immediato trasferimento in una Rems.