Misure anti movida, Solci (Confesercenti Mn). “Proposte insensate”

MANTOVA – Il vice presidente di Confesercenti Mantova e ristoratore, Stefano Solci, pone alcuni dubbi sullo stop alla movida a partire dalle 23.00. “Dalle notizie apparse, la proposta di Regione appare insensata perché a parte qualche caso specifico non sembra rispecchiare l’emergenza sanitaria presente nel nostro territorio.” Stando a Confesercenti, si tratta di un intervento che colpisce indistintamente un settore che in larga parte ha seguito e segue le regole, e invece non si interviene su cosa non ha funzionato.

Stefano Solci riporta anche lo stato d’animo della categoria sorpresa e sconcertata, “Gli imprenditori nei mesi scorsi hanno investito per elevare i livelli di sicurezza dentro e fuori i propri locali, come richiesto. Sembra che le infrastrutture sanitarie per prepararsi alla seconda ondata, non stiano funzionando come annunciato durante le lunghe apparizioni politiche nelle varie trasmissioni elettorali. La cosiddetta “movida” mantovana sembra rispettosa delle regole al di fuori di alcuni casi. Stavamo ritornando a flussi normali di frequentazione e non certo a folle di persone senza mascherina come visto in certe trasmissioni Tv. Ancora una volta un intervento a tappeto che colpisce tutti indistintamente – continua Solci –. La nostra categoria è in grado di lavorare senza ulteriori limitazioni e senza mettere a rischio la vita di nessuno, nel pieno rispetto delle regole imposte.”

Confesercenti ricorda che dietro a queste attività ci sono famiglie e lavoratori che vivono grazie alle loro aziende. Chiudere in maniera indiscriminata le attività potrebbe portare a un conseguente innalzamento della disoccupazione. “Chiediamo che la proposta di Regione Lombardia venga riconsiderata”.