MANTOVA – Svetta alta verso il cielo, nel tratto di manto erboso tra il parcheggio recentemente inaugurato davanti allo stadio Martelli e la ferrovia. E’ la trivella di Rfi lì posizionata per dare il via ai carotaggi per la realizzazione del futuro sottopasso di Porta Cerese.
E’ la stessa Rete Ferroviaria Italiana, attraverso il suo Ufficio Stampa, a confermare che si tratta “delle trivellazioni per le indagini geognostiche propedeutiche allo sviluppo dei successivi livelli progettuali per le opere di soppressione del passaggio a livello”.
La trivella dunque sarà utilizzata per effettuare i carotaggi che serviranno per analizzare la composizione del terreno, misurandone una serie di proprietà fisiche, e verificherà la presenza della falda.
Una serie di indagini fondamentali che andranno a corredare il progetto di fattibilità del sottopasso grazie al quale sarà eliminato il passaggio a livello di Porta Cerese e le sue lunghe code di auto.
L’arrivo della trivella fa capire come Rfi stia concretamente lavorando alla futura realizzazione del sottopasso. Proprio in queste settimane i tecnici di Rfi si stanno tra l’altro confrontando con il Comune di Mantova sui progetti di fattibilità tecnico-economica sia del sottopasso di Porta Cerese che di quello di Gambarara.
Per quanto riguarda Porta Cerese la soluzione individuata prevede due sottopassi staccati: uno per i veicoli e uno, più spostato verso il Te,ciclopedonale così come chiesto dai residenti del quartiere Te Brunetti.
Il costo dovrebbe essere di circa 14 milioni di euro. Per quello di Gambarara l’investimento al momento previsto è invece di 9 milioni di euro.
Ma perchè la trivella è stata posizionata proprio in quel punto? E’ in quell’area che si pensa di realizzare il sottopasso? Parrebbe di no ma che sia stata messa lì invece solo perchè è un punto che non intralcia: i risultati del carotaggio non cambiano infatti nel giro di pochi metri.