MONZAMBANO – Per la terza volta in poco più di due mesi la statua di Giannino Massarotto, intitolata all’“uomo antropocentrico”, è stata presa di mira da ignoti. L’opera in marmo bianco di Carrara, collocata a fine maggio all’imbocco della nuova piazza “Arti e mestieri” come elemento distintivo e simbolico, è stata nuovamente danneggiata nella notte tra il 9 e il 10 agosto.
La vicenda ha avuto inizio a inizio giugno, quando il braccio destro della scultura era stato spezzato da un ragazzino 11enne, che si era aggrappato alla scultura. L’artista, con pazienza, aveva riparato l’opera e perdonato i responsabili. Pochi giorni dopo, tuttavia, lo stesso arto era stato colpito e fratturato una seconda volta.
Il nuovo episodio ha visto invece andare in frantumi l’altro braccio, ridotto in più pezzi. Resta l’amarezza per l’ennesima vicissitudine legata all’opera.
Sul fronte istituzionale, è stata presentata una denuncia ai Carabinieri, mentre dal punto di vista culturale restano le domande aperte. L’artista, addolorato, avrebbe confidato il desiderio – non formalizzato – di poter riavere con sé la statua.
Il sindaco di Monzambano, Giorgio Cappa, smentisce che ci sia stata una richiesta ufficiale di restituzione, ma conferma che il Comune sta riflettendo sul destino dell’opera: «Pensiamo a uno spostamento in un luogo più sicuro – spiega –. La piazza Arti e Mestieri è spesso frequentata da bambini che giocano: occorre valutare un contesto più protetto, o eventualmente introdurre dei divieti».