MANTOVA – A inizio gennaio aveva tentato di sfigurare il volto della figlia 19enne mordendola a una guancia. Lui è un cinquantenne di Medole di origine indiana e la giovane era colpevole solo di frequentare ragazzi italiani e soprattutto di aver iniziato a frequentare un ragazzo di Suzzara.
Nell’occasione i carabinieri di Guidizzolo erano intervenuti sul posto chiamati dallo stesso padre, ma non per prestare soccorso alla figlia, bensì a sé stesso perché, tra i fumi dell’alcol, era caduto ferendosi alla testa.
I militari, vedendo la giovane sanguinante al volto, l’avevano subito fatta soccorrere dai sanitari del 118 che l’avevano portata in ospedale per le cure del caso.
Le indagini hanno poi fatto accertare che non era la prima volta in cui l’uomo aveva comportamenti violenti nei confronti sia della figlia che della moglie. Motivo per cui è stato “ammonito” dal questore, Paolo Sartori, per comportamenti violenti nei confronti delle due donne.
Il primo episodio nel 2018 , quando l’uomo, sempre dopo aver bevuto troppo, aveva aggredito violentemente la propria moglie con schiaffi e pugni che le avevano provocato numerose escoriazioni su tutto il corpo, oltre ad un ematoma sulla fronte che l’ha costretta a recarsi al Pronto Soccorso dal quale è uscita con una prognosi di 10 giorni. L’altro episodio appunto quello nei primi giorni di quest’anno durante il quale l’uomo ha morso al volto la ragazza, provocandole lesioni guaribili in 7 giorni, come da referto ospedaliero del Pronto Soccorso.
Dalle indagini è emerso come madre e figlia fossero costantemente oggetto di violenze sia fisiche che psicologiche di una gravità tale da non poter essere più sopportate, per questo la Divisione Anticrimine per tutelare l’incolumità e la sicurezza delle due donne ed evitare il protrarsi di una situazione divenuta oramai insostenibile, segnalava quanto avvenuto al questore.
Ieri è stato quindi emesso in via d’urgenza, un “Decreto di Ammonimento” – strumento giuridico di natura amministrativa con il quale il soggetto destinatario di questa Misura di Prevenzione viene invitato a cessare immediatamente i propri comportamenti violenti nei confronti delle vittime.
L’uomo è stato inoltre informato sulla possibilità di rivolgersi ai Centri Psico-Sociali presenti nel territorio di residenza, al fine di ottenere un supporto psicologico nell’ottica di un percorso di ristabilimento di normali e serene relazioni interpersonali.
Nel caso di reiterazione di questi comportamenti persecutori, il responsabile potrà essere considerato passibile di arresto.
Intanto è allarme “codici rossi” in questo particolare momento storico, a causa anche della convivenza forzata.
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