Morto in un cantiere di Guidizzolo, rinviati a giudizio in due

MANTOVA Era deceduto sul colpo, mentre con altri colleghi, stava smontando una gru usata per i lavori di realizzazione della tangenziale di Guidizzolo. Vittima dell’infortunio mortale, occorso il 13 marzo 2018, Angelo Bracci, 51enne di Fano operaio della Cospe srl, azienda con sede in provincia di Pesaro Urbino, che a sua volta aveva ricevuto in subappalto la commessa dalla società aggiudicatrice dei lavori, la Carron di San Zenone degli Ezzelini, in provincia di Treviso. L’uomo era stato colpito dal braccio del mezzo meccanico improvvisamente staccatosi. Per quei tragici fatti era stato aperto un fascicolo per omicidio colposo che aveva visto coinvolti i vertici societari delle due società. Ieri mattina il giudice per le indagini preliminari Matteo Grimaldi ha rinviato a giudizio entrambi gli indagati. Il processo a loro carico avrà inizio a marzo 2020.