Mosca, 143 i morti. Fsb: arrestati quattro terroristi coinvolti nella strage

E’ salito a 143 morti il bilancio dell’attentato terroristico alla sala concerti Crocus alla periferia di Mosca. Lo ha reso noto su Telegram Margarita Simonyan, capo redattore del canale televisivo Rt, citata da Ria Novosti. Tra le vittime anche 3 bambini. Il numero è però destinato “ad aumentare in maniera significativa”, afferma il governatore della regione di Mosca, Andrei Vorobyov. La sua previsione si basa sul fatto che è ora iniziato il lavoro di rimozione delle macerie, sotto le quali potrebbero essere trovati altri corpi. Sono invece 121 le persone ricoverate in ospedale, compresi tre minori. Le autorità russe attribuiscono le morti alle ferite d’arma da fuoco e all’asfissia a causa dell’incendio scoppiato durante l’attacco.

Arrestati quattro terroristi “in fuga verso l’Ucraina”

Sono intanto stati arrestati quattro terroristi direttamente coinvolti nell’attacco. Lo riferisce l’agenzia russa Ria, secondo cui il presidente russo Vladimir Putin è stato informato dal capo dell’Fsb che dopo la strage sono stati eseguiti 11 arresti e tra le persone fermate vi sarebbero “tutti i terroristi direttamente coinvolti nell’attacco”.

La Commissione investigativa russa ha riferito che “le agenzie di intelligence hanno arrestato i quattro sospetti nella regione di Bryansk, non lontano dal confine con l’Ucraina”. “Erano intenzionati a passare in Ucraina“, oltrepassando la frontiera con la Russia, e avevano “contatti sul lato ucraino” afferma l’Fsb secondo notizie dell’agenzia russa Ria Novosti rilanciate dalla Bbc che sottolinea come si tratti di informazioni che non possono al momento essere verificate in modo indipendente.

Accuse che Kiev definisce “assurde”. La zona al confine tra Russia e Ucraina è “piena di unità dei servizi di sicurezza e militari”. E, “anche gli ultimi eventi nella regione (russa) di Belgorod e a Kursk, dove c’è attività militare, significano che questa è una prima linea”, afferma un portavoce della direzione dell’intelligence militare ucraina, Andriy Yusov, alla Bbc. Quindi, ha aggiunto, “suggerire che sospetti si stessero dirigendo verso l’Ucraina significherebbe dire che sono stupidi o vogliono suicidarsi”. “L’Ucraina non ha nulla a che vedere con l’attacco terroristico”, ha dichiarato ieri sera il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.

Poco prima il deputato Alexander Khinstein, aveva riferito che la Polizia aveva fermato due persone a bordo di un veicolo in fuga nella regione di Bryansk. All’interno del mezzo sono stati trovati una pistola, un caricatore per fucili d’assalto e passaporti del Tagikistan. “Le autorità del Tagikistan sono in stretto contatto con i colleghi russi sul presunto coinvolgimento di cittadini del Paese nell’attacco terroristico del 22 marzo” a Mosca, ha detto all’agenzia russa Tass un portavoce del ministero degli Esteri del Tagikistan

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