Motteggiana: inaugurazione del cavalcaferrovia dopo i lavori di ristrutturazione

MOTTEGGIANA – Si terrà giovedì 11 settembre 2025 alle ore 10 l’inaugurazione del cavalcaferrovia di Motteggiana, al termine dei lavori di ristrutturazione delle strutture portanti del sovrappasso situato lungo la linea ferroviaria Mantova – Suzzara – Modena.

Alla cerimonia interverranno il Presidente della Provincia di Mantova Carlo Bottani, il Sindaco di Motteggiana Massimo Bonesi, il consigliere provinciale con delega alle grandi opere Francesco Aporti, il dirigente dell’Area Lavori Pubblici Antonio Covino e l’ingegner Luca Bondesani, responsabile del procedimento.

L’intervento, dal valore complessivo di 530.000 euro, è stato finanziato per 295.000 euro da Regione Lombardia attraverso i Fondi di coesione e sviluppo, e per 235.000 euro con risorse dell’Amministrazione Provinciale. I lavori, eseguiti dall’impresa Capiluppi, si sono svolti tra la fine del 2023 e l’inizio del 2025.

Il progetto definitivo risale al 2022 e riguardava la ristrutturazione del cavalcaferrovia lungo la ex strada statale 62 “della Cisa”, un’arteria strategica che collega il territorio mantovano all’Emilia Romagna, sovrapponendosi alla linea ferroviaria Modena – Verona con un viadotto in continuità con il ponte sul fiume Po.

Da sinistra, Covino, Bottani, Bonesi, Paini

Realizzato negli anni ’60 da Anas e trasferito alla Provincia nel 2001, il viadotto è composto da strutture in cemento armato realizzate in opera e abbinate ad elementi prefabbricati. Negli anni, ha evidenziato criticità manutentive che rendevano necessario un intervento strutturale per garantirne la stabilità e sicurezza nel tempo.

Particolare attenzione è stata dedicata al tratto che sovrappassa la linea ferroviaria, costantemente monitorato per assicurare la sicurezza del transito ferroviario. Proprio Rete Ferroviaria Italiana, nell’ambito delle proprie attività di controllo, aveva segnalato alla Provincia la necessità di intervenire.

L’obiettivo dell’intervento è stato quello di mettere in sicurezza le strutture del viadotto in corrispondenza del sovrappasso ferroviario, contribuendo così a tutelare la circolazione ferroviaria e a preservare un’infrastruttura strategica per la mobilità interregionale.