Nasce la rete di solidarietà territoriale per i cittadini ucraini: sottoscritto in Prefettura il protocollo

Oltre 134 mila euro già raccolti dalla chiesa mantovana per sostenere la Caritas di Leopoli. 250 le disponibilità di accoglienza arrivate

MANTOVA – Un protocollo d’intesa per la creazione di una rete di solidarietà territoriale a sostegno dei cittadini ucraini giunti nella provincia di Mantova a seguito dei recenti eventi bellici. E’ quello sottoscritto oggi in Prefettura ed elaborato su impulso del Prefetto Gerlando Iorio nell’ambito dei lavori della cabina di regia operativa istituita presso la Prefettura e si propone di rafforzare la sinergia tra attori istituzionali, Amministrazioni Locali ed enti del cosiddetto “Terzo Settore” nell’implementazione integrata di azioni di accoglienza, sostegno ed inclusione dei cittadini ucraini presenti sul territorio provinciale, al fine di evitare la parcellizzazione delle numerose iniziative di solidarietà dispiegate a seguito dell’emergenza umanitaria.

Alla sottoscrizione hanno preso parte, oltre al Prefetto di Mantova, la Provincia di Mantova, il Comune di Mantova, l’ATS – Val Padana, l’ASST di Mantova, l’Ambito territoriale di Mantova, l’Ambito territoriale di Asola, la Caritas Diocesana di Mantova, il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) ed il Centro di Servizio per il Volontariato CSV – Lombardia Sud. Nei prossimi giorni sono previste ulteriori adesioni da parte di altri Enti coinvolti nella stesura del Protocollo, tra cui gli altri Ambiti territoriali, l’Ufficio Scolastico Territoriale e la Croce Rossa Italiana – Comitato di Mantova.

Attraverso la sottoscrizione del documento, strutturato in un articolato snello su linee operative fondamentali, gli Enti firmatari renderanno disponibili servizi e progetti per agevolare l’integrazione dei cittadini ucraini, implementando, in particolare:

  • attività di informazione, orientamento e accompagnamento, in particolare in ambito socio-sanitario, assistenziale, scolastico, educativo e lavorativo;
  • interventi di mediazione linguistico-culturale, con organizzazione e orientamento su corsi di apprendimento della lingua italiana;
  • interventi di supporto alle famiglie con figli in età scolare e accompagnamento all’inserimento scolastico;
  • percorsi di orientamento all’inclusione lavorativa e formativa;
  • realizzazione di iniziative destinate alla popolazione adulta che favoriscano l’innalzamento dei livelli di istruzione e il consolidamento delle competenze linguistiche, con promozione di percorsi di apprendimento della lingua e della cultura italiana.
  • servizi di informazione nel disbrigo di pratiche burocratiche;
  • sostegno psicologico per minori e adulti e, in particolare, trattamento specializzato del disturbo post-traumatico in età infantile;
  • percorsi di formazione finalizzati all’aggiornamento di conoscenze e competenze del personale coinvolto nei servizi per i cittadini accolti.

Il Protocollo, inoltre, prevede la costituzione di uno specifico Gruppo di Lavoro, che si occuperà di ideare strategie mirate di intervento congiunto, monitorandone gli sviluppi e quindi, l’esatta esecuzione. Il Gruppo di Lavoro sarà composto da un referente designato da ciascuno degli Enti firmatari.
Il Prefetto, nell’esprimere viva soddisfazione per il risultato raggiunto, ha ringraziato tutti i sottoscrittori intervenuti per il fattivo contributo offerto in un momento particolarmente delicato, in cui si avverte la necessità di rafforzare il livello di coesione sociale per fornire supporti concreti a quanti sono fuggiti dai drammatici scenari di guerra.
Il Prefetto anche ha auspicato che la sperimentazione proposta possa costituire, anche ad emergenza terminata, un modello operativo utilizzabile in modo continuativo nell’attività di raccordo delle iniziative di solidarietà sul territorio provinciale, poste in essere dalle Associazioni, dai soggetti del Terzo Settore e dagli altri operatori del volontariato.