Natale, controlli a tappeto in tutta Italia: in campo 70.000 agenti

Ecco la direttiva del Viminale per i controlli in Lombardia: spostamenti per lavoro o necessità con autodichiarazione

Controlli a tappeto in tutta Italia, sulle arterie viarie più trafficate, sulle autostrade, ai confini di stato. Coinvolti nell’operazione 70mila agenti delle forze dell’ordine. Questo il piano del ministero dell’Interno per il Natale, per far rispettare il recente dpcm del governo.

Secondo quanto si legge nella circolare del Viminale a firma del capo di gabinetto Bruno Frattasi, si raccomanda ai prefetti ”di voler pianificare, nell’ambito dei lavori del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, mirati servizi di controllo del territorio, specie in prossimità delle festività natalizie, dedicando particolare attenzione alle aree di maggiore affollamento, in cui si possono verificare fenomeni di inosservanza, anche involontaria, delle misure di distanziamento interpersonale. Andranno opportunamente sensibilizzati tutti gli attori della sicurezza urbana coinvolti nel dispositivo di controllo, tenuto conto della necessità di rafforzare le risorse in campo in ragione della maggiore gravosità dell’impegno. Analoga attenzione andrà rivolta ai controlli da effettuarsi sulle principali arterie di traffico e sui vari nodi delle reti di trasporto”.

”A decorrere dal 10 dicembre 2020, nel caso di soggiorno o transito nei quattordici giorni anteriori all’ingresso in Italia in uno o più Stati o territori di cui all’elenco C dell’allegato 20, occorrerà presentare al vettore e agli organi preposti ai controlli l’attestazione di essersi sottoposti, nelle 48 ore antecedenti all’ingresso, e quindi in territorio estero, a tampone risultato negativo. La mancata presentazione di tale attestazione comporterà, fra l’altro, l’applicazione dell’obbligo di sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni”. ”Nel periodo ricompreso fra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 l’obbligo di sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario troverà comunque applicazione nei confronti delle persone che, residenti o meno in Italia, facciano ingresso nel territorio nazionale per motivi diversi dalle esigenze lavorative”, di ”assoluta urgenza”, ”esigenze di salute”, di studio e per ”rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”.