MANTOVA – E’ un messaggio in gran parte incentrato sul tema della speranza quello che il vescovo di Mantova Marco Busca rivolge ai mantovani attraverso le telecamere di Mantovauno, in occasione del Santo Natale.
“Bisogna distinguere tra le aspettative e la speranza. Le aspettative sono quel modo di delegare a qualcuno la soluzione dei problemi, in fondo c’è sempre un uomo del momento che potrebbe arrivare e mettere le cose a posto. Tante volte le aspettative lasciano al contrario delusione e frustrazione. Diverse sono le speranze che si costruiscono insieme” spiega il vescovo.
“Speranza deriva dall’antica lingua Sanscrita che significa ‘sporgersi in avanti’. Con un piede dunque stare bene ancorati per terra e con l’altro muoversi verso una prospettiva che è in avanti. La speranza è qualcosa di molto diverso rispetto al mito moderno del rischio zero. Se guardiamo a Giuseppe e Maria, a questi due genitori di un Bambino venuto in un modo molto destabilizzante, vediamo che non hanno mai delle situazioni tranquille: non sono mai sicuri ma sempre salvi. La speranza è il rischio dei rischi, dobbiamo correre il rischio della speranza, e questo ci chiede di oltrepassare quello che abbiamo già visto, già collaudato, e ci permette la libertà di immaginare nuove organizzazioni degli assetti della nostra comunità, del lavoro, delle regole delle istituzioni, anche della vita all’interno della Chiesa”.
“La speranza ci impegna, ci chiede di coltivare un pensiero, di coltivare un modo di confrontarci, di lavorare di progettare. La speranza è una virtù e come tale è una lotta, è metterci del nostro anche quando gli ostacoli sono tanti…..” continua il vescovo Busca.
“Non lasciamoci contagiare dai profeti di sventura, lasciamoci interpretare dai profetti della speranza, che pensano al bene delle generazioni future. Il mio augurio di Natale è che voi cari amici, possiate essere uomini e donne capaci di rischiare la speranza” conclude il vescovo.
Nel video servizio la riflessione del vescovo Marco Busca in occasione del Santo Natale
