‘Ndrangheta, 11 milioni di beni confiscati: sequestri anche nel mantovano

MANTOVA – Sequestri anche in provincia di Mantova, da parte dei Carabinieri dei Ros, con il supporto del Comando provinciale di Reggio Emilia nell’ambito di un provvedimento di confisca di beni emesso dalla Corte di Appello di Bologna per un valore di oltre 11 milioni di euro nei confronti di un soggetto già condannato nell’ambito del processo “Aemilia” a 8 anni e 6 mesi di reclusione, anche per il delitto di associazione mafiosa, perché riconosciuto appartenente alla cosca “Grande Aracri” di Cutro. Si tratta del 51enne imprenditore nel settore dell’autotrasporto Antonio Muto, residente a Gualtieri (Reggio Emilia).
Le altre province interessate dall’operazione sono Reggio Emilia, Parma e Crotone: sequestrate 5 aziende di autotrasporti e immobiliari, con fatturati (relativi al 2017) di 3,5 milioni e un patrimonio di oltre 1 milione. Oltre a queste, confiscati 23 immobili (3 capannoni, 8 case, 3 garage) e terreni per 2 ettari, del valore di circa 5 milioni. Inoltre sono stati apposti i sigilli a 92 veicoli: 28 motrici, 43 rimorchi, 5 autobus, 4 furgoni, 2 autocarri e 10 automobili tra cui una Maserati e 1 motocicletta, dal valore di acquisto di 1,5 milioni. Infine, 9 conti bancari con saldi positivi per 100mila euro.

Le indagini avrebbero rilevato come la cosca “Grande Aracri” controllasse e gestisse le attività tramite prestanome, accumulando illecitamente grandi patrimoni personali. Le indagini patrimoniali hanno confermato, attraverso 700 rapporti bancari, come avvenisse la gestione occulta delle aziende.