‘Ndrangheta e terremoto: il tecnico e il padre non rispondono durante l’interrogatorio

Una delle frasi del tecnico intercettate dagli inquirenti

Si sono avvalsi entrambi della facoltà di non rispondere Giuseppe Todaro e il padre Raffaele arrestati nell’ambito dell’operazione Sisma. Il primo è accusato di essere il baricentro di tutto il business illegale finalizzato a mettere le mani sui fondi della ricostruzione del post-terremoto in alcuni comuni del “cratere” nel Basso Mantovano per favorire l’impresa di cui era titolare occulto il padre Raffaele. I due, assistiti dal loro legale, si sono confrontati nell’interrogatorio di garanzia con il gip. Il primo è stato sentito in carcere per via telematica dal gip bresciano, il secondo direttamente dal gip reggiano incaricato da quello della Dda lombarda. Entrambi restano in carcere.

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