MANTOVA – “Ad oggi, giovedì 2 Aprile 2020, nelle nostre due RSA, grazie ai provvedimenti presi tempestivamente dalla Direzione dell’Azienda, grazie alla serietà e alla professionalità dei nostri dipendenti e della cooperativa Kursana e indubbiamente, vista l’altissima infettività del coronavirus e l’alto numero di persone asintomatiche o paucisintomatiche, grazie alla buona sorte, non abbiamo ancora avuto casi di Covid 19″.
A scriverlo ieri in un lungo comunicato il presidente di Aspef Vinicio Fiorani, il direttore generale Eugenia Ascari e il direttore sanitario Marco Arvati.
Dunque alla Casa di Riposo cittadina Isabella D’Este e alla Luigi Bianchi gestite da Aspef non ci sono anziani contagiati e, da quanto si legge, nemmeno casi tra il personale.
Il documento evidenzia dunque con grande trasparenza la situazione nelle due Rsa e risponde così anche alla richiesta di Forza Italia che mercoledì aveva chiesto al Comune di Mantova di dire con chiarezza quale fosse il quadro dei contagi tra ospiti e pazienti al Mazzali e all’Aspef.
Il comunicato di Aspef elenca poi tutti i passaggi fatti dall’Azienda speciale del Comune da quando è scattata l’emergenza sanitaria:
Venerdì 21 febbraio 2020: prima diagnosi in Italia di paziente affetto da COVID 19.
Lunedi 24 febbraio 2020: dopo breve consultazione tra Presidente, Direttore Generale e Direttore Sanitario, si decide di sensibilizzare tutto il personale sul problema infettivo e inizia la ricerca dei presidi sanitari: calzari, tute, guanti monouso ed in particolare mascherine chirurgiche, ffp2 e ffp3. Le uniche reperibili sul mercato sono quelle chirurgiche, ne acquistiamo 5000 fornendole al nostro personale di ASPeF e della cooperativa che lavora nelle nostre strutture.
Martedì 25 febbraio 2020: forniamo anche ai parenti in visita mascherine usa e getta, al personale quelle chirurgiche e distribuito in tutta la struttura gel disinfettante per le mani.
Essendo i nostri ospiti stanziali nelle nostre strutture, ed essendo la via più probabile del contagio da persone provenienti dall’esterno, ci siamo immediatamente adoperati, anche in questa direzione, per prevenire tale eventualità.
Mercoledì 26 febbraio 2020: abbiamo ridotto le visite dei parenti nelle sole fasce orarie dei pasti chiedendo loro espressamente di fare in modo che, laddove fosse possibile, fossero sempre gli stessi. Inoltre viene chiesto loro di indossare le mascherine per tutto il tempo di soggiorno in struttura e di utilizzare sempre il gel disinfettante per le mani presente ovunque in struttura.
Venerdì 6 Marzo 2020: le due RSA vengono chiuse e blindate. Entra solo il personale di servizio. Anche il centro diurno, altro servizio di ASPeF, viene totalmente separato dagli altri ospiti.
La ricerca dei presidi continua ininterrottamente, sondando tutte quelle che sono le risicate vie di approvvigionamento dell’azienda in quanto nessuna istituzione è in grado di fornircele.
Acquistiamo mascherine FFP2 al prezzo di 22,00 euro cadauna. Anche il gel viene faticosamente trovato ed acquistato senza badare a spese per la sicurezza dei nostri anziani.
Mercoledì 11 Marzo 2020: chiudiamo, purtroppo e con grande rammarico, il centro diurno, altro servizio molto utile a favore degli anziani esterni alle due RSA e alla comunità mantovana.
Il 12 Marzo tutta l’Italia diviene Zona Rossa. Le nostre due RSA, l’Isabella D’Este e la Luigi Bianchi, lo erano già dal 6 marzo.
Dal 13 Marzo 2020, grazie all’utilizzo dei nuovi 16 posti letto inaugurati in febbraio, non ancora saturi, isoliamo i nuovi ingressi per 14 giorni prima di trasferirli ai piani con gli altri ospiti.
Il 31 marzo 2020 l’ATS Val Padana ci consegna, unica fornitura da quando è iniziata l’emergenza: 10 mascherine ffp2, 50mascherine chirurgiche, 3 flaconi di gel da 100ml.
Il personale in servizio nelle nostre strutture, circa 90 operatori al giorno, fin da subito, è stato istruito a rispettare le regole igieniche per evitare possibili fonti di contagio e invitato a rimanere a casa nel caso avesse manifestato sintomi influenzali o sospetto di contatto con persone Covid 19. Dal 23 Marzo è stato utilizzato come consulente, a sostegno della direzione sanitaria, il Dottor Paolo Costa, ex Primario delle malattie infettive del Carlo Poma, per gestire eventuali casi dubbi o richieste di tamponi.
In queste lunghe giornate ASPeF, facendo leva esclusivamente sulle proprie forze, come del resto tutte le altre RSA lombarde, con il solo conforto del Sindaco di Mantova Mattia Palazzi e della sua amministrazione, ha messo in atto, appropriatamente, tutte quelle procedure utili a ridurre il rischio di far entrare il Sars-Cov2 nelle nostre RSA.
In questo triste e faticoso periodo, per cercare di curare anche l’aspetto emotivo, psicologico e relazionale dei nostri anziani, abbiamo potenziato il servizio di animazione e organizzato un servizio di telefonate e videotelefonate con i parenti al fine di rendere meno grevi queste lunghe giornate.
La mortalità nel primo trimestre 2020 è esattamente sovrapponibile a quella del 2019