MANTOVA – “La misura è colma, se ci sono gli strumenti per intervenire annunciati nei giorni scorsi dalla Prefettura lo si faccia, si passi davvero dalle parole ai fatti con Daspo o con altri provvedimenti che possano permettere ad Apam e al suo personale di lavorare in serenità”.
Lo dice a chiare lettere il presidente di Apam Medardo Zanetti e lo dichiara con il tono di chi è veramente preoccupato per le condizioni in cui i dipendenti dell’Azienda di trasporto pubbblico sono costretti ogni giorno a lavorare ma anche con la volontà che questa situazione cambi una volta per tutte.
Il riferimento è alla nuova aggressione avvenuta questa mattina ai danni di un’autista donna che conduceva la Circolare cittadina e di due controllori, un uomo e una donna. Il fatto è accaduto in Corso Vittorio Emanuele poco prima delle 13. I due controllori sono saliti a bordo per verificare che i passeggeri avessero biglietti o abbonamenti. Quando si sono avvicinati a un ragazzo che già in passato era stato trovato senza biglietto questi, che ne era sprovvisto anche stamani, avrebbe iniziato a insultare i due verificatori ed è nato così un parapiglia tra i tre a cui si è aggiunta l’autista andata in soccorso dei due colleghi. Alla fermata del bus, che era fermo e con le porte aperte, c’era il fratello del giovane che aveva dato il via alla discussione, il quale è salito per dan man forte a quest’ultimo e lo stesso hanno fatto altri ragazzi che erano con lui.
E così la lite è degenerata, dalle parole si è passati alle mani. Le due donne – l’autista e una dei due controllori – sono state spintonate e una avrebbe ricevuto anche un colpo in faccia, ma ad avere la peggio è stato il controllore uomo che ha ricevuto un pugno sul viso ed è dovuto ricorrere alla cure del Pronto soccorso dell’ospedale Poma.
“Sappiamo benissimo chi sono i due fratelli e così il gruppo di facinorosi che è andato in loro aiuto. Tra loro c’erano anche alcuni soggetti che hanno preso parte alla rissa in Corso della Libertà. E allora cosa si aspetta ancora ad intervenire per far capire a questi personaggi, tutti giovani e spesso minorenni, che non possono continuare a fare quello che vogliono, usando violenza contro lavoratori che fannno solo il loro dovere?” sottolinea Zanetti.
Lo sfogo del presidente Apam è ulteriormente avvalorato dalla velocità con cui queste aggressioni si svolgono. Questa mattina è stato dato l’allarme con il pulsante Sos a bordo del bus, dal Comando della Polizia Locale di Fiume è partita subito una pattuglia ma quando è arrivata in Corso Vittorio Emanuele tutto era già finito e l’autobus era anche già ripartito. Se non saranno autorità giudiziaria e forze dell’ordine a fermarli prima, sarà impossibile pensare che la situazione possa cambiare.