SERMIDE E FELONICA – Nei giorni scorsi una folta delegazione istituzionale ha fatto visita al Museo della Seconda Guerra Mondiale del Fiume Po di Sermide e Felonica, una realtà unica nel panorama lombardo e nazionale, riconosciuta come museo civico e centro di memoria storica. Ad accogliere gli ospiti sono stati il sindaco Edoardo Maestri, il direttore del Museo Simone Guidorzi, insieme ai rappresentanti dell’amministrazione comunale e ai consiglieri di maggioranza e opposizione. All’iniziativa hanno preso parte i senatori Andrea Paganella, Manfredi Potenti e Paola Mancini, il deputato Andrea Dara, i consiglieri regionali Alessandra Cappellari, Paola Bulbarelli e Marco Carra, oltre a una delegazione della Provincia di Mantova.La presenza così numerosa e trasversale testimonia l’attenzione condivisa verso il Museo, che negli ultimi anni ha saputo rilanciare il proprio ruolo grazie anche all’impegno delle istituzioni locali. Ora l’obiettivo è ancora più ambizioso: realizzare un’area espositiva esterna di circa 6 mila metri quadrati dove ospitare e far muovere i veicoli militari della collezione, tra cui alcuni carri armati, sia tedeschi che americani. Se il progetto vedrà la luce, il Museo della Seconda Guerra Mondiale del Fiume Po diventerebbe un unicum in Italia. Spazi simili dedicati ai mezzi storici in movimento esistono infatti già in alcuni Paesi europei, come Francia, Gran Bretagna, Olanda e Belgio, ma nel nostro Paese non si registra ancora nulla di paragonabile.
L’ipotesi su cui si sta ragionando riguarda un terreno di proprietà comunale, circa 13 mila metri quadrati nei pressi della stazione ferroviaria di Felonica. Il progetto, che punta a valorizzare ulteriormente il patrimonio del Museo e a renderlo ancora più attrattivo per i visitatori, dovrebbe però essere sottoposto alla Regione per valutarne la fattibilità e la possibilità di finanziamento. La Provincia di Mantova, dal canto suo, si è già dichiarata disponibile a predisporre il progetto da presentare in Regione. Un segnale importante di unità di intenti che conferma come il rilancio del Museo della Seconda Guerra Mondiale del Fiume Po non sia soltanto una questione locale, ma un percorso condiviso da più livelli istituzionali con l’obiettivo di accrescere il ruolo del Museo come centro di memoria, cultura e identità per il territorio mantovano e non solo.
Intanto il Museo della Seconda Guerra Mondiale del Fiume Po, dal prossimo 3 novembre rimarrà chiuso sino a primavera per i lavori di adeguamento sismico di Palazzo Cavriani che lo ospita.