MANTOVA – “Dal febbraio 2021 ad oggi si sono susseguite segnalazioni da parte dei cittadini mantovani residenti nei quartieri di Cittadella e Colle Aperto relative alla percezione di odori molesti persistenti di provenienza non sicura, ma circoscrivibile al territorio occupato dall’insediamento industriale della cartiera di proprietà Villa Lagarina”. A dichiararlo in un’interrogazione con risposta scritta il consigliere comunale di Saf Gloria Costani che ricorda come tali esalazioni si siano ripetute frequentemente, come riportato dei media locali, “tanto che l’Amministrazione del Comune di Mantova ha chiesto un approfondimento del problema da parte delle istituzioni preposte al controllo”.
“In qualità di presidente di ISDE ( medici per l’ambiente) di Mantova depositai le nostre osservazioni tecniche, redatte dall’ing. Paolo Rabitti, sia nel febbraio 2020, in relazione all’avvio del procedimento ed indizione di Conferenza dei Servizi decisoria nell’ambito del provvedimento autorizzativo unico regionale del proponente Cartiere villa Lagarina, che precedentemente nel gennaio 2018, nell’ ambito delle Osservazioni tecniche in merito allo Studio di impatto Ambientale della medesima industria: in entrambe le relazioni si poneva l’accento sulla importante presenza di COV, composti organici volatili o VOC (dall’ inglese Volatile Organic Compounds), comprensivi di diversi composti chimici le cui molecole contengono gruppi funzionali diversi, metanici e non metanici: tali composti nel loro insieme hanno comportamenti fisici e chimici differenti, ma sono accomunati dal fatto che presentano un’elevata volatilità, in gran parte responsabili degli odori molesti percepiti dagli abitanti) derivati da diverse fasi di lavorazione e produzione della cartiera, previsti ( secondo i dati forniti dalla stessa proprietà) per un flusso di massa di 46,02 tonnellate annue, pertanto in quantità molto significativa e con una riduzione proposta rispetto ai precedenti progetti veramente risibile (- 4,9% partendo da 48,41 t/a)” prosegue Costani.
“I COV, oltre ad essere molesti come esalazioni odorifere, in dipendenza dalla loro composizione chimica, possono anche essere dannosi per la salute di chi li inala; inoltre con l’innalzarsi delle temperature atmosferiche la circolazione di questi composti può essere facilitata, in aggiunta alla maggiore esposizione dei cittadini che trascorrono più tempo all’aperto ed arieggiano i locali domestici. Vale la pena ricordare che negli stessi progetti sopracitati risultavano preponderanti anche le emissioni di polveri, anche se sempre presentate come trascurabili e non significative. Nelle medesime osservazioni chiedevamo che sia le micropolveri che i COV venissero convogliati ed inviati ad un sistema di abbattimento, ma non abbiamo ricevuto risposte adeguate”.
“Pertanto chiedo che l’Amministrazione Comunale di Mantova si adoperi perché gli Enti di controllo preposti prevedano: una speciazione dei COV (analisi per distinguere i vari componenti chimici), valutino la portata annuale di queste emissioni, ci sia la possibilità di una misurazione in continuum, siano verificati ed eventualmente sollecitati i sistemi di convogliamento ed abbattimento sia delle micropolveri che dei COV” conclude il consigliere di Saf.