Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo decreto legge per l’emergenza covid.
Il decreto vieta lo spostamento tra regioni se non per motivi di necessità e lavoro fino al 27 marzo, come richiesto dalle Regioni.
Tra le novità del nuovo documento, la limitazione delle visite nelle case private in zona rossa: non varrà più la regole della visita concessa una volta al giorno a due adulti con figli minori di 14 anni, valida invece per le zone gialle e arancioni.
Nell’incontro tra governo ed enti locali di ieri, le Regioni hanno chiesto un’accelerazione del piano vaccinale e di rivedere la tempistica di comunicazione delle norme che determinano la classificazione in colori delle zone.
In particolare i governatori spingono perchè vengano rivisti i criteri di assegnazione rendendoli più oggettivi.
Tramontata l’idea di un’unica zona arancione per l’intero Paese che era stata avanzata da alcuni governatori alcuni giorni fa.
Questa mattina il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, ha ribadito la richiesta di evitare decisioni all’ultimo minuto. E su questo punto il premier Mario Draghi ha già detto di essere d’accordo: tanto che i provvedimenti in futuro saranno presi almeno una settimana prima dell’entrata in vigore per dar modo alle categorie di prepararsi.