MANTOVA – Oltre 200mila euro per sostenere un progetto innovativo, a servizio degli anziani e dei disabili del Comune di Mantova: sono i fondi assegnati da Cariverona alla proposta presentata dalla Fondazione Monsignor Arrigo Mazzali nell’ambito del bando Domiciliarità integrata. L’iniziativa intende garantire alle persone fragili una serie di indagini diagnostiche importanti per la salute direttamente dentro casa (elettrocardiogrammi, ecocardiogrammi, radiografie, holter cardiaco, TSA, elettromiografie, potenziali evocati). La tecnologia permetterà la lettura da remoto delle analisi e la loro refertazione immediata o entro 2-3 ore: in questo modo sarà possibile evitare ai pazienti spostamenti difficoltosi in ospedale o in altri centri, alleggerendo di conseguenza l’impatto sul sistema sanitario. Secondo il rapporto dell’associazione Italia Longeva, il 18,6% degli over 60 che abita nella provincia di Mantova vive una condizione di fragilità moderata o severa, con un impatto rilevante per il sistema sanitario.
La decisione è stata presa mercoledì 22 febbraio dal Consiglio di Amministrazione di Fondazione Cariverona, che ha complessivamente deliberato il sostegno a 12 progetti per un totale di 2,84 milioni di euro nei cinque territori di riferimento (Mantova, Vicenza, Verona, Belluno, Ancona). L’obiettivo è sviluppare nuovi modelli di governance – territorialmente coordinati, efficaci e sostenibili – per la cura della fragilità.
Le proposte selezionate – che verranno realizzate in un arco temporale pluriennale, ma comunque inferiore ai 36 mesi – mirano a innovare l’attuale offerta di domiciliarità integrata, superando un approccio puramente prestazionale e frammentato. Particolare attenzione è stata riservata ai progetti che permetteranno a persone anziane e disabili di continuare a vivere nei propri ambienti di vita. Tra gli obiettivi delle 12 iniziative anche un maggior allineamento delle risposte assistenziali ai bisogni degli utenti e la sperimentazione di programmi personalizzati, con erogazione flessibile.
Il bando di Fondazione Cariverona mira a rispondere all’urgente bisogno, recentemente messo in evidenza anche dalla pandemia da Covid-19, di ripensare e rafforzare i servizi domiciliari di presa in carico delle persone fragili sul territorio. Nel prossimo futuro, gli approcci metodologici dovranno basarsi su una gestione integrata e multidisciplinare dei percorsi assistenziali, in grado di valorizzare i contributi di diversi attori e setting. A fronte di una richiesta crescente, sarà inoltre necessario sviluppare soluzioni che permettano ad anziani e disabili di mantenere – per quanto possibile – le proprie relazioni familiari e sociali senza rinunciare agli adeguati livelli di cura.
Sul piano nazionale la centralità del tema è confermata anche dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che considera la domiciliarità un investimento essenziale per intercettare e supportare situazioni di fragilità sociale ed economica nel Paese.
“I mutamenti in atto nella tipologia e nella distribuzione delle condizioni di salute della popolazione hanno un impatto sempre più rilevante sia sull’assistenza ospedaliera, sia su quella territoriale e domiciliare. Il nostro Paese, con la popolazione più vecchia di Europa, deve orientare la sanità alla gestione delle cronicità dei pazienti a domicilio – evidenzia Alessandro Mazzucco, Presidente della Fondazione Cariverona – offrendo percorsi di qualificata assistenza medico-infermieristica per supportare il paziente presso la propria abitazione, assicurando serenità a tutti i soggetti fragili, adottando tutte le misure necessarie per poterli monitorare e gestire a domicilio. Sono fiducioso che il nostro rilevante impegno in questi progetti innovativi sia di stimolo ai territori per garantirne le prospettive di sviluppo e di sostenibilità”.