MANTOVA- Delitto di Piazzale della Favorita al Boma, hanno chiesto ed ottenuto il rito abbreviato i difensori dei due presunti responsabili dell’omicidio avvenuto la notte del 2 luglio din un anno fa del 24enne albanese Atilio Ndrekai che all’epoca dei fatti era ospite degli zii a Lunetta. Si tratta Hoshush Abdel Wahaad, marocchino di 32 anni, e del connazionale Chari Bouch Bouchta, di 35 anni. Il primo è in carcere a Mantova, il secondo ai domiciliari.
L’ipotesi di accusa a loro carico formalizzata ieri durante l’udienza preliminare dal sostituto procuratore Fabrizio Celenza davanti al gup Beatrice Bergamasco, è di omicidio volontario e tentato omicidio. I due infatti, oltre alla morte del giovane albanese, sono accusati del grave ferimento di Pier Francesco Ferrari, 35 anni, di San Giorgio Bigarello, finito in coma e rimasto per molti giorni in rianimazione.
Se giudicati colpevoli, in virtù del rito abbreviato, rischiano fino a 30 anni di carcere ciascuno. Stando agli elementi probatori addotti sarebbe stato il 32enne a percuotere più volte il capo del giovane albanese con una mazza da baseball sfilata di mano al compagno che avrebbe invece agito con pugni e bottigliate, determinanti comunque anche questi secondo l’accusa per causare la morte di Ndrekai. Sarebbe stato un regolamento di conti a scatenare la furia omicida.
Momenti di forte tensione ieri tra i parenti della vittima e i due imputati nel momento in cui sono entrambi apparsi in aula.
Si sono costituiti parte civile il fratello e gli zii della vittima e i genitori di Pier Francesco Ferrari. L’udienza si terrà il 13 settembre.
