MANTOVA – Dal pomeriggio di venerdì e sino alla notte scorsa sono state effettuate operazioni di controllo straordinario del territorio, disposte dal questore Paolo Sartori, al fine di prevenire lo spaccio di sostanze stupefacenti nonché i reati contro il patrimonio e quelli collegati allo sfruttamento della prostituzione. Queste operazioni – effettuate con l’impiego giornaliero di oltre 40 uomini tra Questura, Guardia di Finanza, Polizie Locali di Mantova e Borgo Virgilio e Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato – si sono concentrate prevalentemente nella zona di piazza Cavallotti, nei giardini Lungorio, a Borgochiesanuova, Colle Aperto, Ponte Rosso, Lunetta e nel quartiere Colla di Borgo Virgilio; speciale attenzione è stata riservata, nel corso dei predetti servizi, a quelle zone ove si registra la presenza di soggetti dediti alla prostituzione – in particolare il quartiere di Cittadella, via Poggio Reale e via Verona – così come a quelle segnalate per la presenza di attività di spaccio di stupefacenti – nello specifico, largo Porta Pradella/parcheggio Nuvolari.
Controlli specifici sono stati inoltre effettuati nelle sale scommesse e Vlt (6) nonché in bar e locali pubblici (12) oggetto di segnalazioni e lamentele da parte di cittadini per problematiche di ordine e sicurezza pubblica, con identificazione delle persone presenti, anche al fine di prevenire e reprimere il fenomeno del gioco illegale e di garantire la tutela dei minori. Nel corso delle attività, quindi, sono stati controllati complessivamente 91 autoveicoli e 276 persone. Al termine dei servizi straordinari di controllo del territorio, ed a seguito delle verifiche e degli accertamenti investigativi effettuati nei confronti delle 83 persone risultate avere a proprio carico precedenti penali e/o di Polizia di vario genere e gravità, il questore ha adottato i seguenti Provvedimenti:
• A carico di M. E. A., cittadino tunisino del 1982, da poco scarcerato dalla casa circondariale di via Poma, con precedenti per rapina aggravata, rissa, produzione e traffico di stupefacenti, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, danneggiamento, falso, immigrazione clandestina, invasione di terreni ed edifici ed altro, colpito da provvedimento di espulsione della Corte d’Appello di Milano, il questore di Mantova ha emesso un decreto di accompagnamento immediato e trattenimento al Centro di Permanenza per il Rimpatrio “Brunelleschi” di Torino, ove è stato tradotto dagli agenti dell’Ufficio Immigrazione della questura, e da dove, quanto prima, verrà trasferito nel Paese d’origine;
• 26 revoche di permesso di soggiorno nei confronti di cittadini extracomunitari che, per motivi diversi, quasi sempre dovuti alla commissione di reati, non posseggono più alcun titolo per soggiornare nel nostro Paese. A tutti è stato intimato di lasciare il territorio nazionale entro 15 giorni;
• 2 revoche di porto d’armi, con conseguente ritiro dei 3 fucili detenuti, nei confronti di 2 persone che, per essere state coinvolte in situazioni non compatibili con i requisiti obbligatoriamente previsti per essere titolare di questo tipo di Autorizzazioni di Polizia, non ne possedevano più il titolo;
• 7 fogli di via obbligatori a carico di altrettante persone gravate da precedenti penali e di polizia, sorpresi in atteggiamenti e circostanze sospette in luoghi diversi da quello di Residenza;
• 5 avvisi orali nei confronti di pluripregiudicati sorpresi in atteggiamenti e luoghi sospetti, nei confronti dei quali vi sono fondati motivi che vivano grazie ai proventi derivanti dalle attività criminali.
“La sicurezza è un bene irrinunciabile per una Comunità, e tutte le persone che ne fanno parte si aspettano che le Autorità preposte e le forze dell’ordine vigilino costantemente ed utilizzino in maniera efficace tutti gli strumenti che la legge consente – ha evidenziato il questore Sartori al termine dell’operazione –. In questo contesto una costante e capillare attività di intervento in fase preventiva, oltre a rendere concreta la percezione di sicurezza da parte dei cittadini, ci consente di far fronte e di tenere sotto controllo le diverse espressioni di illegalità che si manifestano sul territorio provinciale, evitando che possano qui radicarsi fenomeni delinquenziali e soggetti dediti ad attività criminali che non hanno titolo per permanervi, spesso commettendo reati che infondono particolare allarme sociale e compromettono la civile convivenza”.