Pubblicata la delibera, il Montecchi a Mantova Salus: “Non chiuderemo nessun reparto, anzi pronti ad investire”

SUZZARA – Adesso è scritto nero su bianco, la delibera di Asst Mantova che affida la  preassegnazione dell’ospedale Montecchi a Mantova Salus è stata pubblicata.
Con il nosocomio suzzarese il Gruppo presieduto da Guerrino Nicchio gestirà tre ospedali, dopo Castiglione delle Stiviere e Volta Mantovana. La sentenza del Consiglio di Stato, attesa da più di 8 mesi, è arrivata il 15 marzo scorso dopo l’ultimo ricorso presentato dal Gruppo Kos, attuale gestore del Montecchi, respinto, con Mantova Salus che diventa così il nuovo gestore per i prossimi 10 anni. La struttura di Suzzara è accreditata col Servizio Sanitario Naziionale.
Attualmente Mantova Salus opera sia nell’Alto che nel Basso mantovano, passando per Mantova, dove gestisce il Green Park. Fanno parte del Gruppo anche le Rsa il Parco della Salute a Mantova, le Residenze Sanitarie Beata Paola (Volta Mantovana), Villa Azzurra (Borgo Virgilio) e San Pietro (Castiglione delle Stiviere), nonchè il Servizio di trasporti di emergenza urgenza Soccorso Azzurro e il Centro di Formazione Mensalus oltre al servizio di Ambulanze Veterinarie Azzurre. Qualche dato? Oltre 1.200 dipendenti, 10 strutture più di 20 anni di esperienza nel settore.
“Per noi è molto importante e una grande soddisfazione avere la possibilità di gestire anche l’ospedale di Suzzara dopo quello di Castiglione, che seguiamo da 19 anni e quello di Volta Mantovana – commenta Guerrino Nicchio, presidente del Gruppo Mantova Salus – questa gestione, permetterà di mettere in rete le attività e ciòvuol dire un miglior servizio per i cittadini”.
Ora non resta che aspettare che il direttore generale di Asst, Anna Gerola, consegni “le chiavi”.
“Sono 8 mesi che aspettiamo – commenta Nicchio – siamo prontissimi e non vediamo l’ora di cominciare. Prima di tutto faremo un sopralluogo per verificare lo stato delle dotazioni e per renderci conto di quello che serve in modo da partire subito con gli investimenti”.

L’ospedale di Suzzara

Una stima c’è già, si parla di 2,5 milioni di euro per rinnovare gli apparecchi di diagnostica per immagini, previsto l’acquisto di nuova Tac e di una nuova Risonanza magnetica, ma si faranno anche investimenti per potenziare il Pronto soccorso e le attività ambulatoriali.
“Voglio essere chiaro – spiega Nicchio – non vogliamo chiudere nessun reparto, anzi, puntiamo a migliorare i reparti che hanno delle carenze, la nostra intenzione è ampliare, non chiudere”.
Anche sul fronte del personale la posizione è chiara: “si è detto che noi non terremo il personale che è impiegato attualmente, ma non è assolutamente vero, faremo le nostre verifiche, com’è giusto si faccia, ma non abbiamo nessuna intenzione di cambiare”.
Se poi si dà un’occhiata ai posti letto in provincia, dodici anni fa il privato aveva circa il 30% del totale dei posti letto mantovani, che raggiungevano quota 1.649. Oggi gli ospedali privati sfiorano il 40% del totale, che ammonta a 1.347. E mentre nel pubblico i posti letti scendono, nel privato sono restati sostanzialmente stabili. A Suzzara, in particolare i posti letto accreditati sono 123.
Dieci anni in cui avrete la gestione del Montecchi, come vede la situazione?
“La nostra idea – conclude Nicchio – è quella di riuscire a creare su Mantova una sinergia tra pubblico e privato, noi non siamo in concorrenza con il Poma, anzi, il Poma avrà sempre delle strutture che noi non avremo, come la cardiochirurgia, per esempio, ma possiamo integrare le nostre attività, fare rete per dare dei servizi maggiori e migliori ai nostri cittadini”.
Il Gruppo Mantova Salus dovrà versare ad Asst un canone di affitto di 1 milione e 550 mila euro all’anno, la manutenzione straordinaria spetterà all’Asst, quella ordinaria e i macchinari al nuovo gestore.

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