Ostiglia, il Consiglio Comunale torna a Palazzo Bonazzi a 13 anni dal sisma

OSTIGLIA – Venerdì 25 luglio, alle ore 18.30, si terrà il primo Consiglio Comunale di Ostiglia nella Sala Consiliare di Palazzo Bonazzi, dopo tredici anni dal terremoto del 2012.

Un evento sentito dagli ostigliesi come un momento di grande rappresentatività collettiva: un passo concreto verso la completa ripresa e rinascita di Ostiglia. Una testimonianza della resilienza e la determinazione della comunità locale e dei suoi rappresentanti, nel ricostruire e rilanciare la città dopo i disagi provocati dal sisma.

Nei mesi scorsi si era completato il trasferimento degli uffici presso la storica sede del Municipio ostigliese, un edificio di grande pregio che è stato ristrutturato in questi anni, dopo i danni del sisma. La Sala Consiliare rappresenta un luogo fortemente simbolico per tutta la comunità locale e il fatto che il Consiglio Comunale si possa riunire nuovamente in questo storico luogo è un segno di rigenerazione e speranza verso il futuro.

“Vorrei, innanzitutto, ringraziare tutti coloro che hanno lavorato instancabilmente per permettere la ricostruzione e il recupero di questo edificio storico, simbolo del nostro paese – ha detto il sindaco Luciano Barberio –. Il nostro impegno come Amministrazione è quello di continuare a lavorare per la rinascita di Ostiglia, garantendo la sicurezza ed il benessere dei cittadini e impegnandoci a supportare tutte quelle iniziative che promuovano lo sviluppo economico, sociale e culturale della nostra cittadina. In questo nuovo inizio, vogliamo tutti insieme costruire un futuro migliore per Ostiglia, valorizzando le nostre radici e le nostre tradizioni. Lavoreremo insieme per superare le sfide che ci attendono e creare opportunità per tutti. Il Consiglio Comunale è un momento fondamentale per la democrazia locale, all’interno del quale vengono prese decisioni importanti per il futuro della città e sono certo che tutti ci adopereremo per operare al meglio nel rispetto e a tutela di Ostiglia e degli ostigliesi”.