Ostiglia, la scelta di campo di Bottura: “Noi civici veri, senza vincoli di partito”

OSTIGLIA – Davide Bottura compie la sua scelta di campo: la sua “Opera Civica“, che come è noto sarà ai nastri di partenza delle amministrative ad Ostiglia, sarà un progetto puramente svincolato dalle logiche partitiche, come dice il nome stesso della lista, e che punterà a raccogliere consensi in modo trasversale.

Oggi molte civiche si chiamano così ma non lo sono nella realtà, perché appoggiate da partiti politici – spiega il candidato -. Opera Civica non è tra queste: è realmente una civica, composta da cittadini di età, esperienze e idee politiche differenti, che per la quasi totalità non hanno mai avuto precedenti impegni in politica. La mia stessa militanza politica, se così si può definire senza sminuirne il valore, si è concretizzata unicamente dal 2004 al 2009 quando ho ricoperto il ruolo di assessore allo sport e politiche giovanili in una giunta di centrodestra”.

“Può sembrare una fesseria – prosegue Bottura – ma noi siamo nati senza nemmeno conoscerci tutti ma con chiavette USB colme di idee per il futuro di Ostiglia. E chiunque ha fatto parte del nostro gruppo fin dall’inizio, anche chi se n’è andato, può testimoniarlo”.

“Inguaribili romantici? Forse. Ma non per questo poco determinati, e certamente non condizionabili da personaggi ostigliesi che da sempre, manovrando nel sotterfugio e nella menzogna, hanno determinato lo sfacelo del nostro paese e ancora ci stanno provando. Questo è lo spirito che ci ha fatto scegliere il nostro nome, preparare il programma e studiarne la fattibilità da zero, organizzare gli incontri con aziende e cittadini e confrontarci ogni giorno tra di noi”.

“Ora prendiamo atto di una scelta netta da parte del centrodestra – sottolinea Bottura, alludendo all’appoggio espresso dai partiti alla lista “La nostra Ostiglia” di Luciano Barberio -, che non ci sconvolge e non sposta nulla di quanto avevamo già iniziato a progettare in questi mesi. Il nostro gruppo civico è compatto e raccoglie una vasta adesione sia da parte di chi non si fa influenzare dalla bandiera per decidere cos’è meglio per il suo paese ma sceglie guardando in particolare alla qualità ed alle capacità delle persone” per rappresentare anche “gli insoddisfatti della politica. Non dimentichiamoci che oggi il “partito” di maggioranza in Italia è rappresentato dagli astenuti, ad Ostiglia (ultime elezioni) sono quasi il 40% del corpo elettorale”.

“Colgo quindi l’occasione per smorzare il colpo di scena generato dalla decisione del centrodestra e ribadire che la mia lista è una civica (vera) e quindi, anche l’assenza di vincoli con partiti politici, rappresenterà una delle motivazioni che ci spingerà a dare il meglio di noi”.