Ostiglia sotto shock per l’omicidio. Convalidato l’arresto di Lorenzo Prandi, lunedì l’autopsia sul corpo del padre

Uccise il padre perchè teneva il volume della tv troppo alto: condannato all'ergastolo

OSTIGLIA – L’omicidio del 75enne Mario Prandi da parte del figlio 50enne Lorenzo ha scioccato l’intero paese. A Ostiglia nessuno si capacita di quanto è accaduto, anche tra chi conosceva bene padre e figlio.
I vicini di casa sapevano che non erano tempi facili per il 50enne ma viene descritto come una persona educata che mai avrebbe lasciato pensare quanto poi è accaduto: la tragedia che si è consumata nella notte tra mercoledì e giovedì quando Lorenzo, in preda a uno scatto d’ira, ha inferto quattro coltellate al padre mentre era seduto sul divano, uccidendolo all’istante.
L’uomo, subito dopo, rendendosi conto della gravità del gesto e vedendo il padre in mezzo a un lago di sangue, ha chiamato il 118, poi all’arrivo dei carabinieri si è costituito. E’ stato quindi arrestato e portato in carcere a Mantova. I soccorsi nulla però hanno potuto per l’anziano che è morto all’istante colpito da quattro coltellate.
Ieri il gip Matteo Grimaldi ha convalidato l’arresto del 50enne, con la custodia cautelare in carcere per via dei gravi indizi di colpevolezza e per la sua potenziale pericolosità per sè e per gli altri.
Durante l’interrogatorio, assistito dal legale di fiducia Carlo Spaggiari, ha risposto a tutte le domande confermando di fatto quel quadro di profondo disagio soci-familiare che era emerso già nelle prime ore subito dopo il parricidio.
Lorenzo Prandi, che è padre di due figlie, aveva infatti perso il lavoro di tecnico informatico e gli era stata ritirata la patente, alle spalle il divorzio dalla moglie e la rottura con la nuova compagna. Una serie di situazioni che lo avevano costretto a tornare a vivere con il padre in una convivenza che non era mai stata facile. Secondo le testimonianze dei vicini spesso gli scappava anche qualche bicchiere di troppo.
Il cinquantenne ha confermato d’aver ammazzato il padre aggredendolo con il coltello e di aver infierito contro di lui con i fendenti: l’accusa per lui è di omicidio volontario pluriaggravato.
Lunedì sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Mario Prandi che farà luce su quale o quali delle quattro coltellate all’addome e al torace ne hanno causato la morte.

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