OSTIGLIA – Il comune di Ostiglia ha deciso che per il 2020 la tariffa della Tari (tassa sui rifiuti), resterà invariata. E l’Amministrazione esenta dal pagamento della parte variabile, relativamente ai tre mesi del lockdown, marzo, aprile e maggio, tutte le utenze dei commercianti.
Una scelta, quest’ultima, che comporterà un esborso del Comune pari a 27 mila euro, per cui è stata approvata in Consiglio Comunale, ieri sera, la conseguente variazione di bilancio, per ripianare la minor entrata da parte del gestore. Il gestore, Aprica, ha confermato che nelle prossime bollette, che avranno scadenza 31 agosto, 31 ottobre e 31 dicembre, verranno scontati tre mesi di parte variabile con la chiara indicazione che trattasi di esenzione per Covid19.
Per tutti, invece, è stato deciso di applicare le stesse tariffe adottate nel 2019 anche per il 2020 (come previsto dal decreto Cura Italia) per poi, entro il 31 dicembre, provvedere alla determinazione del PEF (Piano Economico Finanziario) 2020 spalmandone i costi nei tre anni successivi a partire dal 2021.
“La nostra amministrazione – spiega l’assessore al bilancio Andrea Rivaroli – ha deciso di andare oltre il disposto della delibera di Arera nell’ottica della semplificazione degli oneri per i contribuenti, scontando a tutti, come promesso, tre mesi di parte variabile. Riteniamo che la decisione di prevedere riduzioni aggiuntive rispetto a quelle stabilite dall’Autorità competente (riduzioni di cui beneficeranno tra le 80 e le 100 attività in base alla casistica) abbia l’importante funzione di dare un primo tangibile contributo per la salvaguardia del tessuto economico del nostro Comune. Questa operazione presuppone necessariamente che il costo delle riduzioni sia interamente finanziato dal bilancio comunale, per cui nella variazione che è stata approvata sono previste minori entrate per circa 27.000 €”.
Rivaroli sottolinea anche la sua amarezza per il fatto che il gruppo di minoranza abbia votato contro questo provvedimento che va incontro a imprese, studi professionali, attività commerciali: ‘Si poteva fare di più? Certo è un primo passo, cui seguiranno provvedimenti e aiuti anche attraverso un apposito bando, ma votare contro questa proposta significa non essere in linea con la realtà in questa fase del dopo emergenza e dare uno schiaffo a commercianti e liberi professionisti”.