Palazzo del Mago, Rossi: “I disservizi continuano”. Martinelli: “Impiantistica collaudata, dopo le Feste i controsoffitti”

MANTOVA –  Dal proprio profilo facebook, l’ex candidato sindaco del centro destra e consigliere comunale di minoranza Stefano Rossi, lancia un appello per Palazzo del Mago: “Ma per quanto tempo ancora dovranno pazientare”.

“Dagli abitanti del Palazzo del Mago – scrive Stefano Rossi – che conta complessivamente 84 appartamenti, continuano ad arrivarmi delle segnalazioni sugli interminabili disservizi che devono sopportare nel corso dei lavori di riqualificazione.
I lavori, eseguiti attraverso un finanziamento di quasi un milione di euro di Regione Lombardia, dovevano essere strettamente collegati al tema dell’efficientamento energetico.
Le relative opere avrebbero dovuto interessare il teleriscaldamento, i controsoffitti e gli infissi, facendo migliorare l’immobile di due classi energetiche (da classe G a classe E), con una riduzione dei consumi stimata nella misura del 35-40%. Previsto nello specifico l’eliminazione di circa 90 caldaie e l’allaccio al teleriscaldamento. Secondo le dichiarazioni dell’Assessore Martinelli, la sostituzione delle caldaie con il teleriscaldamento avrebbe permesso di dismettere gradualmente le linee del gas, migliorando sensibilmente la sicurezza dell’edificio, arrivando ad affermare che si sarebbe trattato del più importante investimento sull’efficientamento energetico, mai realizzato dalle amministrazioni comunali su un edificio di valore storico. A suo dire, i primi beneficiari di questo intervento, sarebbero stati proprio gli inquilini stessi, che si sarebbero visti sensibilmente ridurre le spese energetiche della loro abitazione e del condominio. Ma in realtà le cose, almeno per il momento, sono andate in tutt’altra direzione. Come del resto é una costante di questa Amministrazione, che sulla carta (e sui rendering) ci ha abituato ad una cosa, salvo poi scoprire l’amara realtà a lavori eseguiti.
Dopo un cambio di direttore dei lavori in corsa, a settembre i lavori procedevano ancora a rilento ed in vista dell’inverno avevano deciso di non fare il cappotto al terzo piano.
Problemi con il teleriscaldamento ad ottobre. Dopo le prime prove del teleriscaldamento, non si sa come si è bruciata addirittura una delle due centraline dell’antenna TV, lasciando a piedi l’ala vecchia. Mercoledì scorso una nuova segnalazione: Palazzo del Mago ancora parzialmente al freddo. I lavori sull’impianto sarebbero dovuti finire a novembre, ma ci sono famiglie ed anziani al freddo. Altri problemi per un cortocircuito dovuto ad un fischer del cappotto che è andato a perforare dei conduttori elettrici.
Problemi anche per le accensioni dei boiler elettrici che fanno immediatamente saltare il contattore della luce, essendo un carico aggiuntivo all’esistente. Per cui, in ogni appartamento, ad oggi nessun altro elettrodomestico può essere acceso in contemporanea al boiler. Ieri altra novità: ascensori bloccati e luci dei corridoi spente, con pozzanghere nei vari piani a causa della pioggia di questi giorni. Insomma non c’è pace per gli inquilini.
Indice puntato ovviamente contro chi sta eseguendo i lavori, chi li ha progettati, chi li ha approvati e chi li sta dirigendo.
Assessore Martinelli, ma non è finalmente il caso di farsi vedere un po’ da quelle parti per capire cosa stia realmente accadendo e spiegare cosa non sta funzionando nei lavori di riqualificazione? Attendiamo impazienti!”
Interpellato sulla questione, l’assessore ai Lavori Pubblici, del Comune di Mantova, Nicola Martinelli, ha replicato spiegando che “Il Comune è tranquillo. Tutta la parte impiantistica con la sostituzione delle caldaie e l’installazione del teleriscaldamento è stato ultimato e collaudato. Manca una parte dei controsoffitti e la ditta dopo le Feste provvederà a terminare i lavori. Il teleriscaldamento – ha aggiunto Martinelli – era la priorità. Le caldaie non potevano più essere sostituite e c’era il rischio di lasciare le persone al freddo. E’ stato un cantiere complicato e non abbiamo ricevuto riscontri negativi”.