Papa Francesco: vincere ‘inverno’ demografico in Italia, va contro il nostro futuro

Papa: grazie a Dio di nuovo in piazza, mi mancava

“Parlando della famiglia mi viene una preoccupazione vera, almeno qui in Italia: l’inverno demografico, sembra che tanti hanno perso l’illusione di andare avanti con figli, tante coppie preferiscono rimanere senza o con uno figlio soltanto. E’ una tragedia”. Così Papa Francesco al termine dell’Angelus parlando ai fedeli in piazza San Pietro.
“Facciamo tutto il possibile per riprendere una coscienza, per vincere questo inverno demografico che – ha sottolineato Francesco – va contro le nostre famiglie, la nostra patria e il nostro futuro”.

Oggi la Chiesa cattolica festeggia la Sacra Famiglia e il pontefice ha aggiunto, “Proveniamo da una storia intessuta di legami d’amore e la persona che siamo oggi non nasce tanto dai beni materiali di cui abbiamo usufruito, ma dall’amore che abbiamo ricevuto. Forse non siamo nati in una famiglia eccezionale e senza problemi, ma è la nostra storia, sono le nostre radici: se le tagliamo, la vita inaridisce!”

“Dio non ci ha creati per essere condottieri solitari, ma per camminare insieme. Ringraziamolo e preghiamolo per le nostre famiglie. Dio ci pensa e ci vuole insieme: grati, uniti, capaci di custodire le radici”. A essere famiglia, evidenzia il Papa, “si impara ogni giorno. Nel Vangelo vediamo che anche nella Santa Famiglia non va tutto bene: ci sono problemi inattesi, angosce, sofferenze. Non esiste – ha detto il Papa – la Santa Famiglia delle immaginette. Maria e Giuseppe perdono Gesù e angosciati lo cercano, per poi trovarlo dopo tre giorni. E quando, seduto tra i maestri del Tempio, risponde che deve occuparsi delle cose del Padre suo, non comprendono. Hanno bisogno di tempo per imparare a conoscere il loro figlio. Così anche per noi: ogni giorno, in famiglia, bisogna imparare ad ascoltarsi e capirsi, a camminare insieme, ad affrontare conflitti e difficoltà. È la sfida quotidiana, e si vince con il giusto atteggiamento, con le piccole attenzioni, con gesti semplici, curando i dettagli delle nostre relazioni” ha spiegato il Papa.

“Per custodire l’armonia in famiglia bisogna combattere la dittatura dell’io. È pericoloso quando, invece di ascoltarci, ci rinfacciamo gli sbagli; quando, anziché avere gesti di cura per gli altri, ci fissiamo nei nostri bisogni; quando, invece di dialogare, ci isoliamo con il telefonino: è triste vedere una famiglia a pranzo con il telefonino senza parlare, quando ci si accusa a vicenda, ripetendo sempre le solite frasi, inscenando una commedia già vista dove ognuno vuole aver ragione e alla fine cala un freddo silenzio. Ripeto – ha detto il Papa – un consiglio: alla sera, dopo tutto, fare la pace. Mai andare a dormire senza aver fatto la pace, altrimenti il giorno dopo ci sarà la “guerra fredda”! Quante volte, purtroppo, tra le mura domestiche da silenzi troppo lunghi e da egoismi non curati nascono conflitti! A volte si arriva persino a violenze fisiche e morali. Questo lacera l’armonia e uccide la famiglia. Convertiamoci dall’io al tu. E ogni giorno, per favore, pregare un po’ insieme, per chiedere a Dio il dono della pace” ha concluso Papa Francesco.