Partito Comunista celebra i 100 anni dalla fondazione con un omaggio a Gramsci

MANTOVA – Monica Perugini, segretaria della sezione mantovana del Partito Comunista, domenica scorsa, in vista del 21 gennaio, si è recata in piazzale Gramsci a Mantova ed ha deposto un mazzo di fiori presso la targa che ricorda Antonio Gramsci, fondatore a Livorno, 100 anni orsono, del Partito comunista d’Italia, il partito della classe operaia e dei lavoratori.

I comunisti mantovani, così come avvenuto in altre manifestazioni indette in oltre 100 città italiane (fra queste il presidio di Livorno con il SG Marco Rizzo, davanti al cinema dove si tenne il congresso della scissione dal Partito socialista che vide nascere il PCdI di Antonio Gramsci) ribadiscono come “non si tratti solamente di ricordare le conquiste che la società ha raggiunto grazie alle lotte ed ai contributi dei comunisti: oggi più che mai, infatti, difronte ad una crisi economica epocale, al dilagare delle condizioni di impoverimento di chi vive del proprio lavoro, all’attacco furente scatenato dal capitalismo con la connivenza di governi acquiescenti alle politiche aggressive, imposte dai potentati economico-finanziari del pianeta, occorre una forza che sostenga le ragioni delle classi subalterne. Solo il partito comunista, che ha come prospettiva la costruzione di una società socialista, basata sui principi di eguaglianza e giustizia sociale, potrà rendere giustizia alle classi popolari. Per questi motivi non solo non è anacronistico ricordare i 100 anni dalla costituzione avvenuta a Livorno ma è urgente che chi ha raccolto quel testimone, tenendo fede a quella tensione ideale e a quella esigenza pratica, rivendichi quell’evento e ne racconti le vicende, precludendo a tutti coloro che nel tempo, hanno svuotato quegli ideali e reso vane quelle lotte, di infangare una memoria che non può appartenere a coloro che quel partito e quell’ideale hanno distrutto”.

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