Pegognaga, 2i Rete Gas ricorre in cassazione contro il Comune

A Pegognaga Irpef e Imu riconfermate per il 2022

PEGOGNAGA – La controversia tra la società 2i Rete Gas e il Comune di Pegognaga sta assumendo i connotati di una telenovela. Quando sembrava che con la sentenza di secondo grado la società gestrice della rete gas del territorio pegognaghese si persuadesse d’avere mosso un contenzioso inconsistente, ecco invece il suo ricorso all’ultimo grado di giudizio, quello della Corte di Cassazione. La controversia tra la società milanese e l’amministrazione laurenziana si stava protraendo da anni, quando in secondo grado il tribunale di Mantova aveva respinto il ricorso di 2i Rete Gas, la quale sosteneva di non dover versare il canone di concessione per l’uso delle rete gas del Comune nelle cifre indicate dal contratto a suo tempo stabilito. All’amministrazione pegognaghese sembrò quindi una vittoria importante giacché il tribunale aveva confermato il diritto del Comune a percepire il canone pattuito, comprensivo dei conguagli. L’ammontare complessivo che il Comune avrebbe dovuto incassare, secondo l’assessore al bilancio dell’epoca Daniele Benfatti, avrebbe dovuto aggirarsi intorno ai 600mila euro. Nell’ultima seduta consiliare il nuovo assessore Manuela Tirelli ha parlato di 400mila euro, che, dato il nuovo ricorso di 2i Rete Gas sono di nuovo bloccati a causa dell’ulteriore ricorso dell’azienda milanese. In proposito infatti il consiglio ha discusso su una variazione al bilancio di previsione ’21-’23 adottata d’urgenza dalla giunta comunale il 20 marzo scorso per uno stanziamento straordinario di spese legali per far fronte a tale ricorso di 2i Rete Gas, che persistendo nelle proprie motivazioni ha deciso di adire la Cassazione. Fulvio Renusi, capogruppo di RiAttiviamo Pego, ha chiesto di quale cifra definitiva potrà disporre il Comune qualora vincesse anche in sede di ultimo grado di giudizio. Tirelli ha così risposto «Erano 400mila euro quando é stato vinto il primo grado. Di questi s’era liberata una parte, ora di nuovo bloccata a causa di questo ulteriore ricorso. Nel caso in cui anche la Cassazione ci dia ragione, tutta la cifra sarà definitivamente disponibile». In sede di voto la variazione é stata approvata dalla sola maggioranza, mentre la minoranza si è astenuta. Medesima scelta di voto, approvazione la maggioranza, astensione la minoranza, hanno tenuto le due formazioni politiche per un’altra variazione di bilancio previsionale, pure questa approvata in via d’urgenza dalla giunta municipale, «che ci permette – ha spiegato l’assessore – di avere un aumento di 31mila euro grazie ai fondi erogati dallo Stato a copertura delle mancate entrate (in regime di lockdown, n.d.c.) d’occupazione suolo pubblico. Sono arrivati altresì altri fondi a copertura di minori entrate relativamente alla mancata riscossione di Imu e Irpef, per circa 9mila euro. L’ammontare complessivo é di 40mila euro».

Riccardo Lonardi