Pegognaga, alla Rsa Bovi dibattito infuocato, ma positivo. Soddisfazione di Comune e sindacati

Da sx vicesindaco e sindaco e la sindacaliste della Cgil

PEGOGNAGA – Alla Rsa E. Bovi di Pegognaga ospiti anche da Bergamo. Notizia emersa nel corso del dibattito pubblico “Facciamo il punto della situazione”, organizzato dalla giunta comunale, al quale hanno partecipato il sindaco Matteo Zilocchi, il vice Antonio Lui, Paolo Vaccaro e Rosaria Boselli dirigenti cooperativa Dolce che gestisce la struttura, Magda Tomasini e Najoua Chahramane di FP-Cgil.
Dibattito decisamente positivo pur caratterizzato, com’era prevedibile, da momenti di particolare tensione essendo la Rsa pegognaghese da parecchio tempo al centro di reiterate polemiche, che pur politicamente connotate hanno il merito d’aver reso pubbliche problematiche reali legate sia alla struttura che alla carenza del personale operativo.
Oggi la Bovi è un’istituzione vista tra le migliori del settore. Prova ne sia la saturazione dei posti, dovuta anche a richieste esterne.
La serata-dibattito, presentata dallo stesso sindaco, è stata introdotta dal dettagliato intervento di Antonio Lui quale assessore ai servizi sociali. Ha descritto le problematiche emerse subito dopo il passaggio di gestione della struttura nel gennaio 2020, aggravate dal persistere della pandemia.
Problematiche di due ordini.
Uno di carattere strutturale: fuori servizio impianto condizionamento; deterioramento tubazioni; fuori uso sensori rilevamento incendio; rifacimento copertura terrazze; rifacimento pavimenti in linoleum ed altro. Manutenzioni straordinarie per complessivi 500mila euro a carico del Comune 200mila euro a carico del gestore. Talché la giunta comunale intende effettuare un check-up all’intera struttura.
Secondo problema: rapporti col personale per carenza di figure professionali. Ai quali sono conseguiti problemi relazionali interni tra operatori, coordinatori, famigliari, ospiti. Problemi implosi al passaggio di gestione, dalla precedente, paternalistica, alla nuova, manageriale.
Dal 2023 il nuovo gestore ha riorganizzato il personale definendone gli specifici ruoli tramite la nomina di un dirigente locale. Lui ha detto che questa tipologia di problemi va supportata da comunicazioni sia interne che esterne, rafforzandole con adeguata formazione del personale.
Per l’amministrazione-Zilocchi il tavolo d’incontro con sindacato e gestore è stato di notevole positività e il sindaco ne ha annunciato il proseguo. Positivo anche per Fp-Cgil,  “Nessuna colpevolizzazione, ma non va sottaciuta l’esistenza di un sovraccarico di problemi al personale, che poi ricadono sugli ospiti. Nelle emergenze come nella pandemia del 2019 il precedente gestore non valutato correttamente il problema. La carenza di personale è problema che si trascina da anni. Non riguarda solo Pegognaga” – ha a più riprese confermato la sindacalista Magda Tomasini che ha spiegato come il sovraccarico di lavoro delle operatrici aumenti nelle emergenze e con le assenze.
La carenza di personale a livello nazionale è dovuta al contratto di lavoro poco remunerativo. Sicché il personale che si aggiorna si trasferisce in strutture dove è meglio pagato.
Molti gli interventi dalla sala assai gremita. Tra i quali quello di una signora di Bergamo che ha rivelato d’aver collocato il genitore nella Rsa di Pegognaga perché meglio trattato.

Riccardo Lonardi