Pegognaga, il punto sulla scuola. Puccetti: “La didattica a distanza non sarà un problema. Possibile modifica degli orari”

 PEGOGNAGA – Il nuovo anno scolastico non costituisce problema per Pegognaga. Giovanna Puccetti, neo dirigente scolastica assegnata al paese della Bassa, ha già approntato il piano operativo dei tre ordini di scuola secondo le linee-guida del Miur. A frequentare l’a.s. 2020-’21 saranno in totale 620 alunni. Chiediamo: rispetto all’anno concluso, come si configureranno le scolaresche a seguito dell’emergenza Covid? «Le 6 sezioni in cui sono suddivisi i 148 bambini dell’infanzia, 4 vanno sdoppiate in gruppi da 12 unità; due, superando i 28 bambini, saranno configurate in 5 gruppi. Perciò ci saranno 13 sezioni, che lo stabile di via Verdi ha la capienza di recepire in toto». Per la primaria? «Con 276 scolari, 20 in meno rispetto all’anno precedente, il problema rimane più complesso. Delle 14 classi sono da suddividere quelle che hanno più di 20 scolari, ospitando le aule solo 20 banchi. Essendo però la primaria diminuita di un’intera classe, anche l’edificio modulare ha la capienza di recepirle tutte in quanto utilizziamo l’atelier, aula più dimensionata, per una 5 a numerosa». Visto che da tre che erano si passa a due 1 e, la popolazione scolastica é in calo? «No, non si configura come trend in calo definitivo, perché nell’a.s. ’21-’22 confluiranno dalla materna alla primaria ben 50 alunni». La situazione della secondaria? «196 alunni, come nel 2019. Anche qui é necessario suddividere; in particolare le 3 e classi. Per gli spazi ci stiamo confrontando su eventuali necessità con l’ente locale, che metterebbe a disposizione due locali presso il Centro Culturale. Se riuscissimo a mantenere tutte le scolaresche nella D. Alighieri faciliteremmo il compito dei collaboratori di sorveglianza. Qualora detto personale non ci venisse aumentato, se ne renderebbe complesso il trasferimento da un edificio all’altro per il controllo». Si pone il problema della didattica a distanza? «Spero proprio di no. Per ovviarvi, stiamo valutando la riduzione dell’orario scolastico onde mettere in condizioni tutti di esplicare l’attività in presenza antimeridiana. Verifichiamo qualche pomeriggio per il tempo pieno». Problema mensa. «La soluzione dipende dalla disponibilità di più personale: con insegnanti in più saremmo in grado di fare un prolungamento dell’orario».

Riccardo Lonardi

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