PEGOGNAGA – Dopo i 500mila euro spesi dal comune di Pegognaga nel primo mandato dell’amministrazione-Zilocchi per interventi straordinari alla Rsa E. Bovi di piazzale De Gasperi, si prospetta ora un’ulteriore spesa di 600mila euro. Lo hanno in più occasioni preannunciato sia il sindaco Matteo Zilocchi, sia il vicesindaco Antonio Lui che ha la delega a sanità e servizi sociali. Inaugurata nel 2008, ossia 17 anni anni fa, la Rsa E. Bovi è istituzione molto cara alla popolazione laurenziana, tant’è vero che per iniziativa popolare si era formato ancor prima che fosse costruita la struttura principale, il Comitato E. Bovi per raccogliere fondi finalizzati all’arredamento della struttura, sensibilizzando profondamente la comunità pegognaghese anche extramuros.
Sicché grazie a cospicue donazioni la Rsa era stata dotata anche del Centro Diurno e di un altro immobile composto di otto appartamenti protetti per nuclei famigliari. Covid-19 e lockdown hanno poi pesantemente influito in modo negativo sull’operatività del Comitato decretandone la cessazione. L’attenzione quindi della popolazione espressa sia tramite i gruppi di maggioranza Civici Uniti e di minoranza RiAttiviamo Pego è pressoché ciclica con tempestive segnalazioni di eventuali disfunzioni, in consiglio comunale spesso oggetto di vivaci dibattiti. Sindaco e vice in più occasioni avevano preannunciato la necessità di far effettuare da esperti un check-up alle strutture, in ragione delle molteplici criticità.
Quanto emerso lo annuncia lo stesso sindaco su Fb «Nei giorni scorsi – scrive – abbiamo ricevuto dallo studio incaricato, ovvero Politecnica di Modena, il report sullo stato dell’immobile della Rsa e del Centro Diurni Integrato così come avevamo indicato nel nostro programma elettorale. La finalità è d’individuare le cause che hanno richiesto importanti interventi di manutenzione straordinaria per la soluzione di alcune criticità sostanziali sia della struttura che della parte impiantistica negli ultimi anni. E nel contempo d’individuare gli interventi necessari per risolvere o, dove non possibile, mitigare gli effetti degli ammaloramenti identificati dai tecnici. Ciò per consentire la pianificazione dei lavori manutentivi straordinari necessari alla Rsa a garanzia della continuità operativa. Il report, così come abbiamo chiesto, oltre la parte tecnica in termini progettuali ha valorizzato la parte economica prevista per ogni singolo intervento. La previsione di spesa per la realizzazione completa è superiore a 600mila euro, che si aggiungono agli interventi d’emergenza già sostenuti negli ultimi 4 anni della nostra amministrazione per un ammontare di circa 500mila euro. Nel report si evidenzia che le cause del deterioramento della struttura sono più di una: scelta di alcuni materiali in fase di costruzione con prestazioni inferiori alle aspettative; manutenzione nel tempo non sempre puntuale; esecuzione lavori in fase costruttiva non sempre a regola d’arte; alcune criticità conseguite al terremoto non immediatamente identificate».
Annuncia «A fronte di questo quadro, come amministrazione riteniamo importante organizzare, appena possibile, un incontro pubblico, con la presenza dei tecnici che hanno redatto l’indagine, rivolto alla cittadinanza onde approfondire e meglio comprendere quanto emerso».
Riccardo Lonardi