Pegognaga, le campane tornano a suonare dopo 70 anni

PEGOGNAGA – I rintocchi a sorpresa, provenienti l’altra mattina dalla cella campanaria della nuova chiesa parrocchiale a Pegognaga, hanno indotto molti passanti in piazza Matteotti a mettersi – è proprio il caso di dire – in religioso ascolto. Il sindaco Matteo Zilocchi dal suo ufficio municipale ne ha registrato il suono. E non pochi anziani si sono commossi, ripescando nella memoria le note di settant’anni addietro del concerto che indicava alla gente dei campi l’ora del pranzo. Una forma emotiva è stata vissuta anche dalle giovani generazioni, ancorché quel suono non abbiano mai conosciuto, non essendo nati negli anni in cui le cinque campane svettavano sul campanile della chiesa dedicata a San Giorgio, facendo sentire gli ultimi rintocchi nel Corpus Domini del giugno 1952. Dopodiché le campane sono rimaste mestamente silenziose. Quella parrocchiale fu infatti abbattuta, perché pericolante, esattamente 70 anni fa. Fece posto alla mastodontica chiesa dell’Assunta, che avrebbe dovuto essere integrata di campanile, in cui collocare le cinque campane. Ma il campanile non fu mai costruito. Le campane furono deposte in fondo alla navata sinistra della chiesa dell’Assunta in attesa di tempi migliori. Nella notte della domenica 20 maggio 2012 il terremoto procurò serie lesioni alla chiesa, aggravate poi da altra forte scossa la mattina di martedì 29, tale da indurre la diocesi di Mantova all’abbattimento dell’edificio. La nuova chiesa, progettata dagli architetti Sara Lonardi ed Enrico Maria Raschi, costruita dall’impresa Bottoli, è ormai completata. Probabilmente entro l’anno la sua consacrazione. Anch’essa come quella dell’Assunta è priva di campanile. Ma è dotata di cella campanaria rivolta proprio verso piazza Matteotti, dove il 17 febbraio sono state collocate le antiche campane, restaurate dalla ditta Capanni di Castelnuovo Monti (Re). L’altra mattina i tecnici della Capanni hanno effettuato un primo step di collaudo dell’impianto. Presente il parroco don Flavio Savasi, sono state provate combinazioni di rintocchi secondo le necessità rituali religiose. La cella campanaria si trova dietro la pilastrata alla destra della facciata principale. Diffonderà presto il concerto che diventerà di nuovo familiare a tutti. Come settant’anni fa.

Riccardo Lonardi